DONNE ED ACQUA

il: 22 Marzo 2012

Dichiarazione Finale FAME 2012 letta da Isabelle Marilier del Collectif 13 Droits des Femmes.

Noi, donne provenienti da diverse parti del mondo, riunite a Marsiglia nel Marzo 2012 in occasione del Forum Alternativo Mondiale sull’Acqua, coscienti che l’unione delle nostre forze potrà nel tempo portare un cambiamento, riaffermiamo la nostra solidarietà con le lotte delle donne nel mondo. Lotte che insieme alle lotte di tutti, uomini e donne, rafforzano la resistenza portata avanti ovunque contro il sistema capitalista e patriarcale globalizzato.

Oggi viviamo ripetutamente le stesse crisi mondiali, economiche, alimentari, ecologiche e sociali, e costatiamo con inquietudine che queste crisi perdurano e si approfondiscono. Noi riformuliamo qui la nostra analisi che non vede queste crisi isolate, bensi come espressione della crisi del modello. Un modello che é caraterizzato dal sovra-sfruttamento del lavoro e dell’ambiente, e dalla speculazione finanziaria dell’economia. Ecco perché noi donne continuiamo a dire che bisogna cambiare questo modello di società, questo modello economico, questo modello di produzione e di consumazione che genera multeplici povertà fra i nostri popoli e in particolare verso le donne.

Noi donne, sensibili al rispetto e alla difesa dei principi di giustizia, di pace e di solidarietà, abbiamo bisogno di avanzare nella costruzione di alternative che fronteggino queste crisi: sicuramente le risposte palliative basate sulla logica commerciale non ci interessano.

Noi non possiamo accettare che i tentativi di mantenere in essere l’attuale sistema siano fatti a spese delle donne. Perché l’acqua é una risorsa vitale, non sostituibile, lei é in natura e per la natura, l’elemento insostituibile della vita.

Perché l’acqua é un bene comune dell’umanità. Perché l’acqua non puo’ essere una merce.

Noi rivendichiamo per le donne, l’accesso ad un’acqua potabile e sana che é chiave della loro stessa vita, della loro necessaria educazione, della loro uguaglianza con gli uomini e fine delle violenze. Noi esigiamo dai governi che abbandonino i ritornelli delle loro promesse: dobbiamo costringerli e applicare i testi che firmano.

Dato il ruolo preponderante che le donne giocano nell’approvigionamento e nella gestione dell’acqua, noi rivendichiamo che alle donne sia data pari opportunità di partecipazione durante tutto il processo di gestione dell’acqua, della sua igienizzazione e su tutti gli aspetti del processo, compresi quelli tecnologici.

Noi lavoriamo al fine di elaborare un rapporto di forze che sia efficace, perché una convergenza del movimento femminista verso il movimento sociale é fondamentale.

Noi veglieremo affinché si mettano in sinergia tutti i movimenti femministi, e a rendere visibile la resistenza delle donne contro l’accaparramento dell’acqua per permettergli di giocare pienamente il loro ruolo in tutte le decisioni relative all’acqua, alla sua utilizzazione e preservazione.