Eurodeputato chiedi di mantenere l’Accordo di Libero Scambio tra Eu e Colombia in sospeso, a causa dell’ irregolare destituzione del sindaco di Bogotà

il: 29 Aprile 2014

Il membro del Parlamento Europeo, Jürgen Klute, invita a lasciare in sospeso l’Accordo di Libero Scambio  in attesa della sentenza emessa dalla Corte Interamericana dei Diritti Umani, sul controverso caso di destituzione e interdizione dai pubblici uffici

L’Accordo di Libero Scambio tra Unione Europea e Colombia deve essere mantenuto temporaneamente in sospeso, secondo  quanto affermato nelle scorse settimane dall’Eurodeputato Jürgen Klute, alla luce della presunta violazione dello stato di diritto in Colombia. Essa deriverebbe dalla recente decisione delle autorità colombiane di destituire senza il dovuto processo il Sindaco di Bogotà, Gustavo Petro, la seconda carica eletta più importante del paese, dopo il Presidente Juan Manuel Santos.

La controversa -e presunta irregolare- destituzione di Gustavo Petro, e la sua interdizione dai pubblici uffici per 15 anni ordinata il 20 marzo dal presidente colombiano Santos, costituisce una grave violazione delle procedure legali e del sistema internazionale di protezione dei diritti umani, perché  in violazione delle misure cautelari giuridicamente vincolanti istituite quello stesso giorno dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani (IACHR), a favore del Sig.  Petro.

Tali misure precauzionali stabiliscono chiaramente che il governo colombiano dovrebbe immediatamente sospendere la decisione su una eventuale rimozione e interdizione del Sig. Petro e lasciarlo in carica fino ad una successiva sentenza della Corte Interamericana del Diritti Umani (IACHPR)

Secondo Jürgen Klute, membro del Parlamento Europeo come rappresentante della Sinistra Unitaria Europea, questa irregolare manovra contro Petro è ora messa in questione, per il fatto che rivela una preoccupante inosservanza della giurisprudenza colombiana e una inquietante trasgressione di specifiche misure cautelari e del sistema giuridico internazionale sul quale si basano.

Onde evitare l’inadempienza del governo colombiano delle disposizioni dell’Accordo di Libero Scambio tra Ue e Colombia (FTA), Klute richiede la sospensione di quest’ultimo, fino alla sentenza dell’ IACHPR. Klute si rivolgerà alla Commisione Europea a questo riguardo e promuoverà la questione affinché venga discussa nella sessione plenaria, per esprimere la propria preoccupazione a proposito di questa presunta violazione dello stato di diritto, richiedendo un’immediata sospensione dell’accordo.

 

“L’inosservanza  delle misure cautelari equivale alla trasgressione della legge.. Questo significa che il Presidente della Colombia, il Governo colombiano e lo Stato colombiano hanno seriamente oltraggiato la Corte Interamericana dei Diritti Umani e il diritto internazionale”, spiega Jürgen Klute. “Agire in questo modo costituisce una grave mancanza di rispetto nei confronti dello stato di diritto, dei diritti umani e della democrazia, i quali sono menzionati esplicitamente nell’articolo 1 dell’Accordo di Libero Scambio, come i principi su cui si fonda l’accordo. E’ in queste circostanze che mi rivolgo al Parlamento Europeo, perché l’Accordo rimanga in sospeso fino a quando la causa pendente di Petro sia giudicata con piene garanzie legali dal IACHPR, come giustamente stipulato dal IACHR”, richiede Klute.

 

“La causa di Petro sembra illegale, arbitraria, infondata e politicamente motivata”, riflette Klute. “Ma aldilà di questo, la disobbedienza verso il sistema legale, l’insubordinazione alla Costituzione colombiana, alla Convenzione Americana sui diritti umani e ad altri patti internazionali firmati dalla Colombia, mostra quanto inaffidabile sia oggi lo Stato di Diritto in Colombia e fa emergere pesanti dubbi sulla buona volontà delle autorità colombiane a rispettare le disposizioni in materia dei diritti umani stabiliti nell’Accordo di Libero Scambio, e i suoi altri obblighi legali internazionali. In questo momento l’Unione Europea non può permettersi di mantenere questo Accordo di Libero Scambio in vigore come se niente fosse.. E’ per questo che chiedo al Parlamento Europeo e alla Commissione di sospenderlo, in attesa che il IACHPR faccia luce sulla questione e che agisca di conseguenza”, aggiunge Klute.

La Commissione Interamericana sui Diritti Umani (IACHR), assieme alla Corte Interamericana sui Diritti Umani (IACHPR), costituiscono il sistema di protezione dei diritti umani dell’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) ed è altamente rispettata in tutto il mondo come il principale organo di tutela dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di Diritto.