Grandi dighe, le crude verità nel documento di International Rivers

il: 1 Settembre 2014

Un lavoro immenso, quello condotto dalla Ong statunitense International Rivers, da anni in prima fila per la salvaguardia e la tutela dei fiumi. Un lavoro che ha prodotto un database interattivo in cui si certifica come decenni segnati dalla costruzione delle grandi dighe abbiano avuto conseguenze tremende sui principali corsi d’acqua del pianeta, inquinandoli e riducendone in maniera drammatica la biodiversità.

State of the World Rivers ha mappato oltre 6mila dighe su 50 dei principali fiumi mondiali, compresi i loro affluenti. Il prodotto di questo monitoraggio attento e preciso non è solo un cahier de doleances da brividi – tra i fiumi più in pericolo ci sono il Tigri, l’Indu, il Mississippi, il Danubio e il Fiume Giallo – ma anche un utile strumento di analisi con annesse delle proposte per invertire una tendenza allarmante.


Nonostante gli ormai numerosi studi indipendenti che segnalano i guasti causati dai mega-sbarramenti, i progetti sempre più faraonici si moltiplicano, invece di ridursi. Grandi istituzioni multilaterali come la Banca mondiale sostengono con centinaia di milioni di dollari di denaro pubblico il comparto, spesso e volentieri a tutto discapito delle comunità locali e dell’ambiente. In Africa si costruisce la Grand Renaissance Dam al confine tra Etiopia ed Egitto e si parla di imbrigliare il fiume Congo con opere gigantesche, mentre in Brasile è un continuo proliferare di centrali idroelettriche, tanto per fare alcuni esempi.

Meglio sarebbe allora istituire un comitato inter-governativo internazionale che appuri ufficialmente tutti gli impatti già evidenziati da International Rivers. Il attesa che il Panel porti a conclusione i suoi lavori, si dovrebbe sospendere la costruzione delle grandi dighe, sopratutto sui corsi d’acqua già “sbarrati”.

Per accedere al database: http://www.internationalrivers.org/worldsrivers/

(fonte: http://www.recommon.org/database-globale-su-guasti-provocati-da-grandi-dighe)