È ora di sbloccare la cooperazione internazionale

il: 27 Febbraio 2019


Con le delibere del 21 dicembre scorso la nuova Giunta provinciale ha sospeso la presentazione delle domande per Progetti di cooperazione internazionale ed Educazione alla cittadinanza globale, nonché alcuni progetti in avanzato stato di approvazione con destinatari in Brasile, in Africa sub-sahariana e in Trentino, sollevando molta preoccupazione fra gli organismi trentini. A distanza di due mesi da tali decisioni, il 20 febbraio è stata finalmente concessa un’occasione di dialogo fra le organizzazioni di cooperazione e volontariato internazionale e politica, grazie alla richiesta del coordinamento FArete accolta dall’assessore competente per la cooperazione internazionale Achille Spinelli. 

FArete, che dal 2017 ha cominciato un percorso di aggregazione ed ora riunisce 67 organizzazioni trentine attive nella cooperazione internazionale, ha espresso piena disponibilità nel supportare la Giunta Fugatti ad approfondire la materia, visto che questa esigenza è stata indicata come la ragione principale della sospensione. Grazie all’esperienza pluriennale dei suoi membri, FArete ritiene di essere uno dei soggetti titolati, in collaborazione con il Centro per la Cooperazione Internazionale, a identificare dei miglioramenti, sempre possibili, specialmente per far conoscere meglio le ricadute tangibili anche in Trentino degli investimenti in cooperazione internazionale. 

Le nostre sono per la maggior parte piccole e medie organizzazioni di cooperazione internazionale che, oltre a costituire uno spaccato del mondo della solidarietà trentina, attivano la comunità in tutta la Provincia con attività culturali e di sensibilizzazione. Promuovono raccolte fondi, percorsi di educazione ai diritti umani e di attivazione di rete, a riprova dell’interesse delle comunità locali per la solidarietà internazionale e la giustizia sociale, per quelle storie e quel capitale umano identificati come un pilastro della sua autonomia. 

Qualche dato – relativo solo ad una parte degli aderenti nel 2018 – ci dice che i progetti raggiungono e cambiano la vita a più di 600.000 persone nel mondo, che quasi 50.000 trentini hanno partecipato a eventi di sensibilizzazione e conoscenza. E non solo. I nostri studenti e insegnanti hanno beneficiato di più di 2.000 ore di didattica su temi globali e, cosa ancora più importante, che questi progetti sono resi possibili non solo dall’Ente Pubblico, ma anche da una miriade di donatori della società civile e del mondo profit, che garantiscono una buona parte dei fondi necessari.

Un breve elenco dal quale emerge chiaramente e concretamente come la cooperazione internazionale sia un fattore di sviluppo sostenibile anche per il Trentino, oltre che per i territori coinvolti in molte parti del mondo e un prezioso contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Da sottolineare, infine, il ruolo che la Provincia Autonoma di Trento ha avuto, fino ad ora, a livello di politica estera nazionale, nel Consiglio Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, ruolo riconosciuto dalla Conferenza della Regioni, che evidenzia il valore e la storia della solidarietà internazionale del Trentino.

Disponibilità e volontà di mettersi in comunicazione si accompagnano, però, con una forte preoccupazione per il futuro della sinergia pubblico-privato sociale nella cooperazione internazionale trentina, che non è stata fugata dal colloquio con l’assessore Spinelli. Resta l’incognita rispetto agli strumenti di finanziamento, sui nuovi criteri di accesso ai fondi e sulle tempistiche necessarie per rendere operative queste novità. Allo stesso tempo iniziano a farsi sempre più insistenti le richieste di chiarimento di soci, volontari, partner in loco e destinatari per le attività progettuali in programmazione e per il futuro delle stesse organizzazioni. 

La “co-operazione” è un lavoro “fatto insieme”, membri delle organizzazioni e beneficiari, attraverso un lungo processo di esame del contesto e di raccolta dei bisogni fondamentali per programmare insieme gli interventi. Tutto il lavoro richiede cura e attenzione: la fiducia dei destinatari va conquistata, le competenze dei volontari e degli operatori vanno sviluppate e gli interventi attivati con progressivi aggiustamenti e lenta fermezza. Occorrono, infatti, molti anni di relazioni e di operatività per ottenere un effettivo impatto e uno sviluppo sostenibile. Ecco perché l’assenza di certezze sul futuro della cooperazione trentina ha un forte peso sulle capacità degli organismi di proseguire le attività in corso e di programmarle di nuove. 

Il dialogo con il governo provinciale è avviato. È ora fondamentale che l’attuale situazione di stallo si sblocchi e che l’assessore Spinelli colga la disponibilità del coordinamento FArete per meglio conoscere e valutare, qualitativamente e non solo quantitativamente, i successi, così come i problemi e i limiti delle attività, le storie delle organizzazioni e i volti dei soci e dei volontari e dei lavoratori trentini regolarmente occupati in questo settore. 

Il Coordinamento Farete di cui Yaku fa parte

Le associazioni di FArete sono: 46 Parallelo, A Maloca, A Scuola di Solidarietà, Agape, Amici del Senegal, Amici dell’Etiopia, Amici della Sierra Leone Onlus, Apeiron Trento Onlus, Associazione Africa Tomorrow, Associazione Amici Trentini Onlus, Associazione culturale Donne Albanesi in Trentino – TEUTA, Associazione di Cooperazione Cristiana internazionale – ACCRI, Associazione di volontariato internazionale Tremembé onlus, Associazione Italia Nicaragua, Associazione di volontariato Yaku onlus, Associazione Giovani Albanesi Rinia Onlus, Associazione Grande Quercia, Associazione Lolobà, Associazione Mazingira, Associazione Progetto Prijedor, Associazione Quilombo Trentino, Associazione regionale trentina di cooperazione internazionale – COOPI Trentino, Associazione Shishu – Volontariato internazionale onlus, Associazione Speranza – Hope for Children onlus, Associazione Tam tam per Korogocho, Associazione Trentino con i Balcani onlus – ATB, Associazione Via Pacis Onlus, Associazione Viração&Jangada, Associazione Volontari per la Cooperazione Pomarolo, Associazione Volontariato Chirurgia Pedriatrica Solidale, Bambini nel Deserto, Canalete onlus, Casa di accoglienza alla vita padre Angelo onlus, CAVA – Coordinamento delle Associazioni della Vallagarina per l’Africa, Children of the sea onlus – COTS, Comunità Gruppo 78, Consorzio Associazioni con il Mozambico Onlus, Consorzio Brasil Trentino, Cooperativa Il Canale, Creceremos Juntos, CUAMM Trentino, Docenti Senza Frontiere Onlus, Fondazione Fontana Onlus, Green Farm Movement, Gruppo Autonomo Volontari per la cooperazione sviluppo terzo mondo di Rovereto – GAV, Gruppo Trentino Volontariato onlus – GTV, Harambee Trento, Il Melograno Onlus, Istituto Pace Sviluppo Innovazione ACLI del Trentino – IPSIA, Kariba, La Cometa – Organizzazione di volontariato, Lifeline Dolomites Onlus, Manitese Onlus, Mlal Trentino Onlus, Nadir Onlus, Ponte Solidale Onlus, Progetto Mozambico Onlus, Rastel, Rete Radie Resch, Sebenzeni for South Africa, Semear a Vida, Solidarietà Vigolana Onlus, Spagnolli-Bazzoni Onlus, Suuf Verde, Tahuantinsuyu – Centro di Cultura Andina, Tempora Onlus, Una scuola per la vita onlus.