Attentato contro una lideresa indigena

il: 3 Novembre 2020

articolo originale: https://www.contagioradio.com/irama-movil-lidereza-wayuu-sufre-atentado/

Nella notte di giovedì 30 ottobre la lideresa indigena Irama Móvil è stata vittima di un attentato con armi da fuoco mentre stava viaggiando accompagnata dalla sua scorta. Il fatto è avvenuto nella città di Riohacha, capoluogo della regione della Guajira, nell’estremo nord-est della Colombia, originariamente territorio degli indigeni Wayúu. Secondo testimoni, la scorta della lideresa ha risposto al fuoco e due feriti sono rimasti sul terreno, seppur non in pericolo di vita.

La lideresa indigena Wayúu è stata candidata al Consiglio Direttivo della Comunità Indigene, ed il suo lavoro è sempre stato focalizzato verso la difesa dei diritti umani delle comunità Wayúu a Riohacha e Manaure, altra città della Guajira. Irama Móvil era già stata vittima di un attentato con armi da fuoco lo scorso anno mentre viaggiava sulla strada tra Riohacha e Cuestecita.

Molte organizzazioni colombiane per la difesa dei diritti umani hanno denunciato l’accaduto; tra queste, l’Organizzazione Nazionale Indigena Colombiana si è espressa per garantire l’incolumità della lideresa e dei suoi famigliari, così come per la garanzia dell’esercizio della sua attività lavorativa e di tutte le comunità da lei accompagnate nella Guajira.

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Allo stesso tempo, la Tavola Permanente di Concertazione dei Popoli ed Organizzazioni Indigene ha segnalato che è necessario fermare i crimini contro i leader e lideresas indigeni in Colombia. Questa presa di posizione avviene anche dopo l’attentato subito dal senatore indigeno Feliciano Valencia nel dipartimento del Cauca il 29 ottobre, dopo il ritorno della Minga indigena da Bogotà. Inoltre, l’organizzazione ha ricordato che l’Osservatorio sui Diritti Umani dei popoli Indigeni colombiani ha segnalato 91 casi di omicidi di leader indigeni nel 2020, commentando: “E’ chiaro che le autorità ed i dirigenti indigeni sono sotto un costante rischio di morte”. Infine, la Tavola ha effettuato un appello d’urgenza al governo per garantire la vita dei popoli indigeni e della sua dirigenza. Un altro appello è stato lanciato alla comunità internazionale e organizzazioni di diritti umani affinché supportino il movimento indigeno colombiano:

“Siamo stanchi di seppellire giorno dopo giorno i nostri fratelli e sorelle in lungo e in largo in tutta Colombia. Siamo attori della pace ed esigiamo che il genocidio contro il nostro popolo venga fermato”

Tavola Permanente di Concertazione Indigena