La mattina di martedì 10 gennaio gli artificieri della Vice Presidenta Francia Marquez hanno disinnescato un ordigno nascosto al lato della strada che conduce alla residenza familiare – la comunità di Yolombó, nei dintorni di Suarez, in Cauca – della prima Vicepresidente donna afrodiscendente della Colombia. Quasi 9 chili di esplosivo erano stati piazzati probabilmente per impedirgli, vanamente, di recarsi negli Usa, il giorno seguente, e partecipare ad una sessione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu avente come tema di discussione la
Mercoledì 23 marzo alle ore 18:00 al LEA – Laboratoria Ecologista Autogestita – Berta Caceres, la nuova occupazione dei movimenti nel cuore della Caffarella, un appello e invito alle realtà sociali ed ecologiste romane verso il Climate Strike del 25 Marzo a Roma.
Il comunicato:
-Crediamo sia importante costruire un momento pubblico di questo tipo a due giorni dal climate strike e dal corteo GKN per confrontarci e costruire insieme un intervento che sia capace di includere più visioni e posizioni,
Parteciperemo anche noi al convegno al Senato il 22 Marzo, giornata mondiale dell’acqua, per dire ancora una volta no alla privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali: No al DDL concorrenza.
22 Marzo 2022
ore 12.00 – 15.00
Sala Zuccari – Palazzo Giustiniani – Via della Dogana Vecchia, 29 – Roma
Programma
Introduce e moderaPaolo Carsetti – Forum Italiano dei Movimenti per l’AcquaInterverranno
Sen. Loredana De Petris (Misto-LEU)Prof. Alberto Lucarelli (Ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università Federico II di Napoli)Prof.ssa Alessandra Algostino (Ordinario di Diritto
Saremo in piazza anche noi il 5 marzo. Ma oltre ad essere senza se e senza ma contro la guerra e contro la follia imperialista di Putin, condividiamo la posizione di Attac e non aderiamo pienamente alla piattaforma che organizza legittimamente la manifestazione contro la guerra del 5 marzo. E come altre realtà sociali ci schieriamo fermamente anche contro la decisione del governo Draghi e dell’Unione Europea di inviare armi all’Ucraina, perché servono ponti e solidarietà fra i popoli e si costruiscono
Come previsto lo schifo continua. Ma i movimenti sono pronti. A giorni arriveranno le lettere di licenziamento per 500 operai della GKN di Firenze. Il 30 novembre c’è stato un presidio davanti a Palazzo Vecchio. Il 1 dicembre è stato programmato un incontro in Regione, il 2 dicembre il Ministero del lavoro ha convocato un tavolo d’urgenza. In piazza Unità di Italia a Firenze, continua il presidio del collettivo di fabbrica insieme ai movimenti e le forse sociali che sostengono una
A causa degli scontri tra militari e paramilitari da una parte e guerriglia dell’Eln dall’altra dal 25 novembre 154 persone della comunità indigena colombiana Wounaan Nonam hanno dovuto lasciare i loro villaggio sulle sponde del fiume Calima e si sono rifugiate in una casa comune ai bordi della pericolosa periferia di Puertobuenaventura, capitale di Valle del Cauca, regione del maroriato sud ovest colombiano. La responsabilità del governo colombiano è evidente: una totale immobilità delle istituzioni a fronte di una tragedia da