Alla Due Punti di Trento Presentazione di Q Code, con Cristian Elia

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Lunedì 13 gennaio ore 18.30 – Libreria Due Punti – Trento – Via San Martino, 78

Presentazione del primo numero di QCode, rivista di geopoetica e del libro “Oltre i muri. Storie di comunità divise” (Milieu Edizioni). Sarà occasione per una riflessione sui recenti avvenimenti in Iran – Iraq con l’autore Cristian Elia, esperto di Medio Oriente e giornalista per oltre 20 anni di PeaceReporter.

Pubblicato in occasione del trentennale dalla caduta del muro di Berlino (novembre 1989-2019), ” Oltre i muri” raccoglie anni di reportage in giro per il mondo di Christian Elia, giornalista di frontiera che in questi anni ha raccontato in presa diretta le storie al di là e al di qua dei confini, con un occhio privilegiato per l’europa dell’est e il medio oriente.

Condirettore di Q Code. Ha raccontato più di 40 paesi per più di 20 testate, per anni con PeaceReporter ed E il mensile. Si occupa di Mediterraneo, Medio Oriente e Balcani. E’ autore di libri, teatro, documentari e radio. Con i suoi lavori ha vinto il premio Baldoni, il premio Giornalisti del Mediterraneo, l’IMMaginario DOC Festival, menzione speciale giuria Siani Reportage Prize, il premio il Reportage.

“In ogni muro c’è sempre una sconfitta. La paura dell’altro, la paura di perdere quel che si

è conquistato, la paura di quello che non capiamo. Il muro, come categoria, parte da un

concetto culturale profondo: la proprietà. Attorno alla proprietà si è costruita la società

della disuguaglianza, attorno alla proprietà si è costruito il falso mito dell’identità pura,

della razza. Attorno alla proprietà ruota uno degli aspetti della violenza di genere, del

possesso, fosse anche di una persona.” [C.Elia]

 

La carta. Per una testata che è nata digitale sei anni orsono, con diecimila articoli pubblicati

all’attivo, arrivare alla carta è un traguardo che ha un significato preciso. Se il web è vento che

attraversa le foglie e i rami, sempre in movimento e sempre diverso, la carta è radici, perché ci

riporta a una maniera antica di fruire di concetti immateriali, ma su un supporto che tocchiamo,

che annusiamo, che ha un suono.

Per Q CODE Mag arrivare alla carta è diventato un sogno negli ultimi anni, quando cioè

abbiamo capito che la buona informazione, di qualità, ha i suoi tempi di lettura. Per questo

abbiamo ridotto il ritmo di pubblicazione on-line e disegnato un sito che fosse rispondente alle

nostre esigenze e alla nostra scelta, che non è quella generalista, ma interpretativa. Quella di un

codice, appunto.

Q CODE è il risultato di questa pretesa e dell’incontro fortunato con un editore indipendente,

Prospero Editore, che ha messo a nostra disposizione l’anello mancante per arrivare

a uscire su carta. L’altro tassello lo dobbiamo ai sottoscrittori

e a voi; in questi anni abbiamo raccolto lo

stimolo a un racconto di approfondimento che non celi

la complessità, ma la esplori con lentezza, per prendersi

il tempo di capire nel frastuono del mondo dei social.

Una scrittura capace di rispettare questi tempi di auto

racconto, e professionalità che aiuti a cogliere il vero

nel verosimile.

Abbiamo scelto di costruire un percorso partendo da

una singola parola: questa volta è MURI.

E ci siamo immaginati di viaggiare sulle rotte dei muri

che separano fisicamente, con i reportage, e le barriere

che viviamo nella quotidianità, nella metropoli. Muri liberi

dalle mafie, barriere che accompagnano la parola

disabilità, i muri punitivi del carcere. E poi musica e fotografia, il grande muro che separa l’uomo

dalla natura. E molto altro, che scoprirete sfogliando le prossime pagine. La cifra stilistica è

quella di un racconto corale, con un giornalismo attento, preciso, raccontato, una scrittura che

vuole essere bella, oltre che piana.

Il respiro è quello della geopoetica, che per noi è un racconto capace di guardare il mondo con gli

occhi delle persone comuni, lontana da una geopolitica che pure abbiamo attraversato negli anni,

ma che ha perso qualunque senso se non è capace di interfacciarsi con la realtà. Le piccole storie

sono quelle che ci raccontano il quadro generale. Le domande da porre, non le risposte, che sono

di altre competenze. La complessità, dove tutto si fa semplificazione.

Infine il nostro obiettivo politico che vogliamo dichiarare con forza. Unire.

Nel tempo dei piccoli muri che separano il pensiero critico in tante isolette a sé stanti, crediamo

che sia giunto il momento di unirci e condividere.

[dall’editoriale della rivista , di Elia e Miotto]



Event Details

  • Location
  • Date 13 Gennaio 2020 - 13 Gennaio 2020
  • Time 6:30 pm - 8:30 pm