L'Acqua pubblica Occupa Acea

il: 27 Ottobre 2016

Consiglio popolare dell’acqua e della democrazia:

occupata oggi la sede della Marco Polo proprietà di ACEA a Roma
Ore 13.30 Conferenza stampa.

Per ripubblicizzare ACEA. Per una gestione partecipata dei servizi
pubblici!
Si scrive acqua si legge democrazia!

Gridavamo questo dopo la vittoria referendaria del 2011, e alla vigilia di
un’altra consultazione referendaria intendiamo ricordare quel risultato a
tutti quelli che non l’hanno rispettato.

E lo ribadiamo alla Giunta Raggi: scelga se stare con Suez e Caltagirone
o con i cittadini e con la prima stella, quella dell’acqua pubblica.

Perchè proprio Acea SpA è protagonista del grande risiko dei servizi
pubblici su scala nazionale. Un’azienda comunale nata durante la giunta
Nathan e che oggi, privatizzata e quotata in borsa, mette in campo
strategie finanziarie che nulla hanno a che vedere con la gestione di un
servizio.

Tra le operazioni poco trasparenti di Acea proprio quella che riguarda
la Marco Polo Srl: una “join venture” che coivolge anche AMA e EUR spa, che passa
per Mafia Capitale e che si perde nell’ombra, lasciando un palazzo
vuoto e tante
domande “scomode”, che rischiano di essere scaricate sulla collettività.

Un simbolo, quello della Marco Polo, che incarna un modello fatto di
privatizzazioni e esternalizzazioni che Governo Renzi e multinazionali
come Acea SpA tentano di applicare a tutti i servizi pubblici.

Un modello al quale intendiamo contrapporre una strada diversa, fatta di
responsabilità collettiva e partecipazione diretta.

Una strada che passa per gli spazi liberati nelle nostre città, spesso
veri presidi di democrazia reale; che passa per la messa in
discussione del debito illegittimo e del patto di stabilità imposto ai comuni, a partire da quello gigantesco di Roma; che passa per la valorizzazione delle competenze
dei lavoratori, fuori da logiche di esternalizzazione e precarizzazione.

Una strada che passa per la legge 5 della Regione Lazio, voluta da
comitati e comuni proprio per rispettare i referendum 2011 e che la Giunta
Zingaretti finge di aver dimenticato.

Ed è proprio a chi amministra il Comune di Roma, azionista di maggioranza
di Acea SpA, che “dedichiamo” la giornata di oggi, perchè è tempo di uscire
dal silenzio e passare all’azione sul tema dell’acqua e dei servizi
pubblici, a partire dalla piattaforma per la *ripubblicizzazione di ACEA.*

E la dedichiamo anche a chi Roma la vive ogni giorno, affinchè
riprenda la capacità di decidere, superando la retorica del “degrado”, a partire dalle prime “consultazioni popolari” che si svolgeranno dal 13 al 20 novembre.

L’invito per tutte e tutti è quindi quello a passare al presidio di via
Marco Polo 31, dove saranno attivi banchetti informativi e sportelli
contro i distacchi idrici, ma anche a fare pressione sulla giunta Raggi,
affinchè entro oggi giunga una risposta chiara sull’apertura di un tavolo
di confronto sulle ripubblicizzazioni e sulla piattaforma Acea, a partire
dalla partecipazione al Consiglio Popolare dell’acqua e della democrazia
convocato per le 17.00.