STOP WATER GRABBING

il: 27 Marzo 2015

STOP WATER GRABBING

30.000 persone ogni giorno muoiono nel Mondo per mancanza di acqua.
La crescente richiesta  del cosiddetto ”oro blu” porta sempre a maggiori forme di privatizzazione e modelli di distribuzione iniqui. Lo sfruttamento dei beni comuni naturali, come il water grabbing – accaparramento delle risorse idriche –  causa inevitabilmente una catena di violazioni dei diritti umani, sociali, economici e culturali di individui e comunità  e rappresenta una vera e propria minaccia per la democrazia.

Un sistema alimentato attraverso le politiche dell’austerity, dai processi di mercificazione della natura, dalla deregolamentazione degli investimenti e del commercio internazionale, compresi gli accordi di libero scambio –  come le negoziazioni relative al  TTIP – il famigerato trattato di libero scambio in discussione tra Usa e EU.  Un sistema di accaparramento dei beni comuni ampliato dalle politiche energetiche estrattiviste dei singoli stati basate sullo sfruttamento minerario, sugli idrocarburi, sulla costruzione di gradi dighe.

Trentino Alto Adige.  Il Water grabbing nelle nostre montagne si declina nella cementificazione del suolo causato dalle speculazioni edilizie, nei megaprogetti infrastrutturali, nella realizzazione dei bacini idrici per l’innevamento artificiale, nell’idroelettrico, e anche nell’avvelenamento della falde acquifere a causa  dell’uso massiccio dei pesticidi nelle produzioni agricole intensive.

STOP Water Grabbing. Sono molteplici le pratiche e le vittorie che hanno arginato i processi di privatizzazione e di accaparramento delle risorse idriche: dalla guerra dell’acqua  di Cochabamba del 2000, alla resistenza degli acquedotti comunitari in Colombia; dal referendum in Italia del 2011 contro la privatizzazione dei servizi idrici,  alle mobilitazioni in Europa  per promuovere i principi dell’Ice,-  iniziativa dei cittadini europei sull’acqua bene comune; fino alla campagna internazionale Stop Water Grabbing

 

NE PARLEREMO IL 1 APRILE   A TRENTO (scarica la locandina) E IL 2 APRILE A BOLZANO (scarica la locandina) CON:

José Antonio Gutierrez  Danton  – Dublino –  esponente del collettivo Raices, un’organizzazione  transfrontaliera di solidarietà con i movimenti colombiani, in particolare  di Valle del Cauca, Putumayo e Tolima.  José analizzerà i processi di water grabbing  in Colombia rispetto all’attuazione degli accordi internazionali di libero scambio. In particolare descriverà gli effetti prodotti dai trattati  già in vigore tra Colombia e Usa e tra Colombia e UE sull’economia colombiana e i risvolti sociali e ambientali causati dallo sviluppo delle attività minerarie, dell’agro-business e dalla realizzazione dei mega progetti promossi dai trattatati.

Luca Ranieri, della COSPE Onlus – www.cospe.org –  associazione no-profit che da anni lavora a fianco delle comunità per affermare il riconoscimento concreto del diritto all’acqua per tutti, il valore delle conoscenze tradizionali e delle pratiche, l’acqua come bene comune e dei modelli di gestione partecipativa e comunitaria. Luca Ranieri di ritorno da Forum Sociale mondiale di Tunisi presenterà la campagna internazionale STOP water Grabbing.

 Francesca Caprini portavoce  di Yaku –  www.yaku.eu – un’associazione nata a Trento, ma con radici sudamericane. Yaku dal 2007  si occupa di cooperazione internazionale in Colombia e Bolivia e di iniziative territoriali in difesa dell’acqua e dei beni comuni.  Francesca Caprini di ritorno dalla Colombia parlerà delle devastazioni ambientali causate dalle multinazionali sul rio Patìa, nel dipartimento del Meta, e delle esperienze degli acquedotti comunitari sostenuti dal progetto di cooperazione  “Agua Justicia y Paz in Colombia” realizzato da Yaku insieme alla Comision Intereclesial de Justicia y Paz.

 

La delegazione di Yaku Trento e Bolzano di ritorno da Bruxelles riporterà, con immagini e testimonianze, l’esperienza della mobilitazione europea del 22 marzo, giornata dell’acqua, per promuovere a livello comunitario politiche di difesa dell’acqua come bene comune, contro la privatizzazione delle risorse idriche.

 

Sono invitati al dibattito  e al confronto le istituzioni locali le realtà territoriali  impegnate nella difesa del territorio e dei beni comuni.

www.yaku.eu

    info Trento      trento@yaku.eu      cell.342 0904626                    info Bolzano:  bolzano@yaku.eu    cell.348 4219375