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L’Amazzonia chiama, il mondo risponde: fermiamo il trattato UE-Mercosur

Indigeni, Sem Terra, Greta con i FFF e i movimenti italiani incassano il supporto di sindacati e Parlamento Ue, rilanciando la mobilitazione contro l’accordo commerciale che minaccia l’Amazzonia e l’agricoltura europea Domani e il 26-27 febbraio i movimenti indigeni, il Movimento Sem terra, i Fridays for future e tutte le campagne per la giustizia economica, climatica e sociale, come, in Italia, la Campagna Stop TTIP Italia lanciano azioni online per ottenere dalla Commissione europea e dai governi dell’area Mercosur – Argentina,

Strasburgo approva il CETA: ora pressione sull’Italia

Stop TTIP Italia: «Socialdemocratici e popolari irresponsabili. Adesso l’Italia deve respingere l’accordo tossico» ROMA, 15 FBBRAIO 2017 – Il Parlamento Europeo ha appena deciso di ratificare il CETA con 408 voti a favore e 254 contrari. Nonostante una spaccatura profonda nel partito socialdemocratico, l’accordo con il Canada è stato approvato. Per la parte di competenza europea, entrerà provvisoriamente in vigore senza attendere il vaglio di 38 Parlamenti nazionali in 28 Stati membri. Il loro pronunciamento è comunque una vittoria della società

#StopTTIP. Fermare il TTIP è necessario. Tutte e tutti insieme è possibile

Oltre 30.000 persone hanno partecipato sabato 7 maggio a Roma alla riuscitissima manifestazione nazionale promossa dalla Campagna Stop TTIP, una rete di oltre 250 associazioni e di 70 comitati locali. Una piazza plurale, allegra e determinata, che riassumeva in sé l’ampia composizione sociale che, in oltre due anni di lavoro nei territori, si è aggregata intorno a questa battaglia: c’erano i produttori agricoli e le piccole imprese, i sindaci di diversi Comuni, le reti dell’altra economia, del commercio solidale e del

STOP TTIP

Intervista di Yaku ad Alex Zanotelli durante la manifestazione a Roma del 7 maggio contro il Trattato transatlantico di libero commercio e gli investimenti TTIP tra l’Unione Europea e gli USA