APPELLO PER UNA CAROVANA INTERNAZIONALE IN COLOMBIA

il: 28 Luglio 2013

Contro il colonialismo dei territori

per la difesa delle risorse naturali

per un nuovo modello energetico

 

Neiva – fiume Magdalena 7-17 ottobre 2013

In Colombia  i mega progetti, la privatizzazione delle risorse idriche, lo sfruttamento minerario, la coltivazione intensiva degli agrocombustibili,  attraverso il braccio amato di militari e paramilitari al soldo delle grandi  multinazionali e la complicità dello Stato, hanno provocato tra i 7 ed i 10 milioni di  sfollati e migliaia di violenze e omicidi  tra i difensori dei diritti umani, esponenti sindacali e rappresentanti delle comunità contadine e indigene.

Da quando nel 2009 ENEL ha completato l’acquisizione di ENDESA, l’ex società elettrica spagnola ha ereditato numerosi controversi progetti in America Latina. Fra questi il progetto idroelettrico di El Quimbo, sul fiume Maddalena, nella regione colombiana del Huila.  La diga, attualmente in costruzione, prevede di inondare8300 ettaridi terra fertile e foresta amazzonica ed ha già pesantemente compromesso la pesca sul fiume fonte importantissima per la sicurezza alimentare delle comunità rivierasche.  Centinaia di famiglie sono già state cacciate dalla loro terra senza avere alcuna compensazione.  Inoltre il fiume Maddalena è oggi oggetto di una più ampia aggressione da parte di interessi stranieri. Il “Piano maestro Maddalena” intende trasformare uno dei più importanti fiumi del paese, in un’arteria dedicata al trasporto fluviale di materie prime e merci ed alla produzione di energia elettrica. Questo piano si inserisce nella più ampia strategia mineraria-energetica del paese che intende sfruttare tutte le sue risorse naturali per esportare materie prime ed energia.

Asoquimbo è la piattaforma sociale che riunisce pescatori, contadini  e cittadini che verranno colpiti e che si oppongono alla costruzione della diga di El Quimbo. Asoquimbo chiede l’immediata interruzione dei lavori di costruzione della diga, oggi per altro oggetto di diverse inchieste della corte dei conti e di altri organi ispettivi nazionali e l’immediata dichiarazione di una zona di  Riserva Agroalimentare contadina. La forte mobilitazione sociale a livello locale ha ritardato i lavori che sono stati interrotti più volte. A partire da aprile scorso i contadini hanno iniziato a rioccupare le terre dalle quali erano stati cacciati con la violenza.

Asoquimbo,la REDLAR(Rete latinoamericana contro le dighe), Rios Vivos (Movimento Colombiano in difesa dei territori e delle comunità colpite dalle dighe) hanno convocato dall’8 all’11 ottobre a  Neiva (Huila) un incontro internazionale contro il neocolonialismo e per un  altro modello energetico. L’incontro sarà seguito da una grande mobilitazione, il 12 ottobre, anniversario della scoperta dell’America e  tradizionale giornata di lotta dei popoli indigeni.

L’incontro quindi, a partire dalla mobilitazione contro la diga del Huila, vuole promuovere una riflessione collettiva su come resistere a questa nuova forma di colonialismo che distrugge i territori in tutto il mondo ed esclude  le comunità dai processi decisionali; su come  difendere le risorse naturali, rafforzare l’autonomia e le pratiche di gestione collettiva dei territori, e costruire un nuovo modello energetico.

Facciamo appello a movimenti, associazione e comitati a costruire insieme un’ampia delegazione italiana ed europea che partecipi all’incontro e alal mobilitazione del 12 ottobre in un momento politicamente importante perla Colombiavisto il negoziato aperto tra FARC e Governo e le imminenti elezioni nazionali.  Successivamente all’incontro ed alla mobilitazione sarà possibile incontrare alcune comunità, nelle regioni del Huila e del Cauca, che hanno sviluppato pratiche virtuose per la difesa  dei beni comuni, come le comunità appartenenti alla rete degli acquedotti comunitari che rappresentano un argine  all’ondata delle privatizzazioni del servizio idrico iniziata in Colombia negli anni ’80, e attraverso forme di gestione comunitaria e sostenibile riforniscono ancora il 20% dell’intera popolazione.

Promuove:  Rete StopEnel  – Forum Italiano Movimenti per l’Acqua

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Info:

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