Mattanza senza fine in Colombia: assassinano altri due leader sociali e siamo a 44 nel 2020

il: 18 Febbraio 2020

Sono stati trovati senza vita i corpi di Luis Alberto Parra Lozada, procuratore della Junta de Accion Comunal (JAC), e di suo figlio Alberto Parra, coordinatore del Comitè de Obras della JAC del sentiero di Villa Fatima nell’ispettorato di Galilea, nel municipio di Puerto Guzman, Putumayo.

Da fonti non ufficiali si è venuto a sapere che i corpi sono stati trovati in una zona molto lontana, motivo per il quale l’esercito non è riuscito ad arrivare fino al luogo del ritrovamento.

La scoperta è stata resa nota dalla polizia nazionale e dall’ufficio del Procuratore, dei quali rappresentanti si trovavano sulla scena del ritrovano e che hanno potuto riconoscere i cadaveri individuati come quelli dei due leader.

Lunedì 10 febbraio, le vittime sono state prelevate con violenza dalla loro casa da un gruppo di persone armate, le quali hanno lasciato la madre e la moglie dei due rapiti legate e si sono dati alla macchia.

Sul posto i soldati continuano a monitorare la situazione, mantenendo la sicurezza e aiutando il lavoro della polizia nazionale e dell’ufficio del Procuratore nello svolgimento delle investigazioni necessarie.

Secondo la Red de Derechos Humanos, in questa area dal settembre 2019 si è stabilita un nuovo gruppo armato, chiamato il Cartel de Sinaloa, che h ingaggiato fin dall’inizio una disputa violenta ed armata contro il soprannominato Frente Carolina Ramirez. Nel municipio di Puerto Asis, nel Putumayo, si è realizzato il Consejo Departamental de Paz Ampliado, nel quale si è data la notizia della sparizione dei due leaders.

La Organizacion Nacional Indigena de Colombia (ONIC) ha denunciato che il gruppo paramilitare Aguilas Negras ha diffuso una nuova minaccia contro i leaders indigeni Aida Quilcuè, consigliera per i diritti umani di questa organizzazione, e Feliciano Valencia, portavoce del gruppo e senatore.

“Nuova minaccia alla nostra consigliera per i diritti umani Aida Quilcuè e a Felicaino Valencia, senatore del Movimiento Movimento Alternativo Indigena y Social (MAIS), insieme ad altri leaders sociali. Esigiamo ancora una volta che il governo di Ivan Duque si attivi per la garanzia di una protezione integrale” ha denunciato ONIC su Twitter.

In un opuscolo, del quale veridicità e fonte non sono state confermate ufficialmente, il cosiddetto Bloque Capital de las Aguilas Negras, attivo nella città di Bogotà, riporta che “il gruppo ha identificato tutti i guerriglieri, i comunisti ed i socialisti che stanno esaurendo la ricchezza del paese”.

Nel comunicato le Aguilas Negras hanno menzionato direttamente il nome di Quilcuè e di Valencia, insieme ad altri leaders sociali e indigeni dei dipartimenti del Cauca e di Nariño, dei quali annunciano la prossima sparizione.

Secondo le cifre presentate da Indepaz, 20 leaders sociali sono stati assassinati in Colombia dall’inizio dell’anno, mentre secondo l’ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nei soli primi 13 giorni di gennaio si sono concentrati 10 omicidi.

Questa stessa fonte ha indicato inoltre che nel 2019 almeno 107 difensori dei diritti umani sono stati assassinati nel paese e che 13 casi non sono mai stati verificati. L’ONU ha anche precisato che i leader sociali più colpiti da questa ondata di violenza ed uccisioni sono stati quelli che “lottano in nome di gruppi etnici specifici” come quelli indigeni e afro discendenti.

Traduzione a cura di Yaku

Fonte: https://www.nodal.am/2020/02/matanza-sin-fin-en-colombia-asesinan-a-otros-dos-lideres-sociales-y-ya-van-44-en-2020/?fbclid=IwAR2LgMjPGWBpuGnWzkDUUGP1KpgzNx7oNV1jEd1N3hvxIQ325sPK4QpLvvc&utm_source=tr.im&utm_medium=m.facebook.com&utm_campaign=tr.im%2F1tK1g&utm_content=link_click