Tutte e tutti con Gabo

La vicepresidente della Colombia, la sig.ra Marta Lucìa Ramirez sarà presente a Roma il 25 ottobre per un incontro con la Confindustria e il 26 ottobre per inaugurare una strada in onore a Gabriel García Márquez nello storico parco di Villa Borghese.

Gabriel García Márquez come tutti sappiamo fu uno scrittore socialista, amante della rivoluzione cubana dal 1959 fino alla sua morte, mantenne una amicizia profonda con Fidel Castro e lavorò per diversi anni a “Prensa Latina”, agenzia cubana di controinformazione. Divenne inoltre mediatore negli accordi di pace con il movimento M19, e a seguito di accuse e calunnie premeditate dovette esiliarsi in Messico.

L’oligarchia colombiana lo definiva con dispetto “il sinistroide guerrigliero della penna”.

Noi colombiani ci chiediamo come mai la Vicepresidente che rappresenta l’attuale élite del paese si presenti a Roma sotto le spoglie di una persona democratica quando il Tribunale Interamericano dei diritti Umani (CIDH) ha condannato il suo governo per le gravi violazioni dei diritti umani nel contesto delle proteste nel 2021, respingendo ogni forma di violenza e ribadendo l’importanza che lo Stato colombiano onori i suoi obblighi internazionali.

Sappiamo inoltre, che la Vicepresidente è l’emblema della corruzione al potere che lo stesso Gabriel García Márquez denunciò tutta la vita in maniera diretta, non solo nei suoi libri, ma anche negli articoli e nelle dichiarazioni pubbliche.

Noi colombiani residenti in Italia, come lavoratori ed esuli, rifiutiamo la presenza della Vicepresidente perché non ci rappresenta. Esigiamo che risponda puntualmente alla comunità internazionale sulla violazione sistematica dei diritti umani in Colombia e sul mancato impegno del suo governo di fronte all’Unione Europea per la loro tutela e per garantire la pace.