Sfollata con la violenza la comunità Wounaan Nonam di Santa Rosa di Guayacán

il: 29 Novembre 2021

A causa degli scontri tra militari e paramilitari da una parte e guerriglia dell’Eln dall’altra dal 25 novembre 154 persone della comunità indigena colombiana Wounaan Nonam hanno dovuto lasciare i loro villaggio sulle sponde del fiume Calima e si sono rifugiate in una casa comune ai bordi della pericolosa periferia di Puertobuenaventura, capitale di Valle del Cauca, regione del maroriato sud ovest colombiano. La responsabilità del governo colombiano è evidente: una totale immobilità delle istituzioni a fronte di una tragedia da tempo annunciata. A nulla hanno valso le numerose richieste di protezione rivolte al presidente Duque da parte della stessa comunità che dal marzo del 2020 chiedeva sostegno di fronte all’inasprirsi degli attori armati nei loro territori. Un’escalation di violenza che vede coinvolti i paramilitari delle AGC (Autedefensa Unida de Colombia) i militari dell’esercito regolare e la guerriglia dell’Esercito di Liberazione nazionale (ELN). La situazione è adesso allarmante: i Nonam, rifugiati all’interno della casa comune nella baraccopoli di Olimpia, sono senza acqua potabile e privi di generi di prima necessità. Tra loro soffrono molti bambine e bambini. Chiedono solo tutela e protezione per poter ritornare nella loro comunità. Di seguito il link della denuncia della Commissione di Justicia y Paz con cui Yaku collabora.