Venerdì 22 marzo giornata mondiale per l’Acqua presso Cafè de la Paix, a Trento, a partire dalle ore 19.00. Una mostra fotografica a cura di Yaku che dalla Bolivia alla Colombia restituisce l’equilibrio instabile fra conflitti e pace attorno al bene comune acqua. Lo strumento del Doco – Donare Comprare Cooperare – per finanziare progetti di cooperazione allo sviluppo e condividere le risorse nel rispetto dell’ambiente. La raccolta delle firme per l’ICE, L’iniziativa dei cittadini europei contro la privatizzazione dell’acqua, promosso
In Bolivia continua la guerra dell’acqua fra le comunità di Chilimarca e la fabbrica di birra TaquiIña , spalleggiata dai contadini regantes del sindacato agrario : ieri lo scontro ha causato 5 feriti.
Colombia, 15 marzo: nella città di Bucaramanga, dipartimento di Santander, una grande marcia è stata convocata dal Comitato per la difesa dell’acqua e del paramo contro l’industria mineraria. Al grido di No a la mineria! e per la difesa di questo fragile ecosistema unico al mondo, migliaia di persone si daranno appuntamento per una pacifica iniziativa contro la maggiore industria di violenza del paese, quella delle miniere
C’è qualcosa che i governi e i poteri forti finanziari fanno senz’altro fatica a digerire : il voto referendario attraverso il quale la maggioranza assoluta del popolo italiano ha deciso che l’acqua è un bene comune e il servizio idrico un servizio pubblico da gestire in maniera partecipativa e senza profitti di sorta.
L’Italia sta entrando nella fase più nera della crisi, guidata da un sacerdote del capitalismo neoliberista. L’Italia, come l’Europa, si appresta a rispondere alla crisi scegliendo di approfondire le ricette che quella crisi hanno prodotto, nuovi tagli al welfare state, nuova precarietà e nuove privatizzazioni.
L’assemblea Nazionale dei Movimenti dell’acqua assume fortemente la campagna per l’Ice sull’acqua come diritto umano e bene comune.
Chiediamo a tutte le reti, i comitati, le organizzazioni che sono parte del movimento ad impegnarsi per questo ed attivarsi, con tutti gli strumenti che hanno a disposizione, per il raggiungimento dell’obiettivo previsto e nei tempi previsti.
Infatti sono evidenti le finalità politiche e sociali che accompagnano questo percorso, che ci chiamano ad una responsabilità collettiva storica.
Un appello che vorremmo che arrivasse,