APPELLO PER LA COSTRUZIONE DI UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
PER LA GESTIONE PUBBLICA E PARTECIPATA DELL’ACQUA E DEI BENI COMUNI
15 DICEMBRE – REGGIO EMILIA
Si è conclusa ieri a Roma l’Assemblea Nazionale del Movimento Italiano per l’Acqua, che per due giorni si è interrogata su vari punti, fra tutti l’applicazione del referendum Acqua Bene Comune. Democrazia, finanza, lavoro, Rete Europea per l’Acqua.
In un momento storico di attacco alle risorse della Madre Terra, le donne a vari livelli ritornano al centro della politica come nuove parole ed antiche pratiche in difesa della vita. L’acqua, oggetto di privatizzazioni e violenze, diventa un paradigma della vita svenduta agli interessi di pochi. La difesa di questo elemento diventa a sua volta la proposizione di una visione alternativa della produzione, della partecipazione, della gestione dei beni comuni. Che richiama anche antiche ritualità, quando il femminile si fonde
La lotta del “Comitato 5 Salidas” di Tiquipaya-Cochabamba
Boris Rios Brito, Yaku Bolivia
[16/10/2012 18.22.08]
Questa è la cronaca di un conflitto annunciato. Nell’anno 2007 la ricercatrice Rociò Bustamante (1) all’interno dei lavori del seminario “modelli di gestione dell’acqua nelle città e comunità andine”, del 5 e 8 novembre, organizzato a La Paz, dall’Istituto Francese di Studi Andini (Ifea), criticò a suo tempo la visione del Governo boliviano e di numerose organizzazioni e settori sociali rispetto al diritto all’acqua inteso come
Alex Zanotelli a Trento per Acqua in piazza:
“In questo periodo quaresimale sento l’urgenza di condividere con voi una riflessione sulla tempesta finanziaria che sta scuotendo l’Europa [..]che rivela finalmente il vero volto del nostro Sistema: la dittatura della finanza …”. Così Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano trentino, poco prima di Pasqua. E fra una citazione biblica ed una del Papa, chiosava: “Come Chiese, dobbiamo prima di tutto chiedere perdono per aver tradito il messaggio di Gesù in campo economico-finanziario, partecipando