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BOLIVIA: LE NOSTRE VOCI NON RESTERANNO IN SILENZIO NEL MEZZO DI UNA GUERRA PATRIARCALE.

8 marzo giorno mondiale della donna pubblichiamo – (parzialmente tradotto) il saggio di Claudia Lopez, (boliviana, protagonista della guerra dell’acqua di Cochambamba nel 2000, adesso ricercatrice presso l’Università di Sociologia di Puebla, Messico assistita dalla Prof. Raquel Guttierez Aguilar.). Il saggio apre una luce femminista indicando una via alternativa all’attuale contrapposizione politica in Bolivia tra le destre boliviane e la sinistra progressita di Evo Morales. Sfidare la paura uniteLunedì 23 dicembre a pochi giorni dalla fine del 2019 un gruppo di

«In Colombia si sta consumando un genocidio»

di Francesca Caprini per Il Manifesto E’ come una scossa tellurica quella che sta attraversando l’America latina in questi mesi, ed ha un ritmo indigeno. Lo dimostra la giornata del 21 novembre, che sarà Paro Nacional in Colombia, promosso in primis dal CRIC – il Consiglio Regionale Indigeno del Cauca – all’indomani dell’eccidio di otto Nasa lo scorso 29 ottobre, fra cui la giovane governatrice Cristina Bautista, autorità ancestrale Neehwe’sx del territorio indigeno Tacueyó. Lo sciopero nazionale nato sull’onda dell’indignazione indigena,

La Bolivia strappata

di F. Caprini per QcodeMag Difficile dare definizioni di quello che sta succedendo in Bolivia in queste settimane: definire “golpe” la fuga in Messico del presidente destituito Evo Morales – invitato ad andarsene dopo la vittoria elettorale dello scorso 20 ottobre, subito tacciata di brogli dagli stati della Organización de los Estados Americanos (OEA) –   o “dittatura” l’iniziativa della presidenta autoproclamata Janine Añez , che da sabato ha dato pieni poteri all’esercito, esonerandolo da conseguenze penali se dovesse usare la

2 morti e 140 feriti in Bolivia.

Evo Morales presidente per la quarta volta consecutiva e la Bolivia non trova pace. Dopo essere stato eletto lo scorso 20 ottobre contro lo sfidante di destra, l’ex presidente del partito MNR Carlos Mesa, vincendo con dieci punti di vantaggio, il Primer mandatario boliviano e il suo vice Garcia Linera si dibattono fra accuse di brogli e la mancata sfida al ballottaggio. Uno scontro che si riflette nelle strade delle città boliviane, dove esplodono continui scontri fra sostenitori ed oppositori del

Cochabamba. L’acqua è la comunità .

Marco Calabria per Comune – info.net Le vittorie dei popoli, anche quelle entrate nella storia, non sono eterne. A Cochabamba, quasi vent’anni dopo la rivolta che ha insegnato a difendere la proprietà collettiva dell’acqua al mondo intero, l’accesso alla fonte primaria della vita è tornato a essere non un diritto ma un privilegio per pochi, la causa di profonde ingiustizie sociali. Ci sono i planes maestros ma, racconta Oscar Olivera, sono stati progettati da tecnocrati e politici con lo stesso fine