Seconda parte del corso “Processi di pace – Donne e movimenti in Colombia e Tunisia” , organizzato da Yaku e Centro Studi Difesa Civile, su “Genere e conflitti”.
Il corso vuole fornire gli strumenti per comprendere le dinamiche dei processi di pace e il ruolo delle donne e dei movimenti femministi in questi contesti, diffondere buone pratiche per la protezione delle Difensore dei Diritti Umani, con particolare riferimento alle “Shelter Cities”, oltre ad approfondire i contesti attuali di Colombia e Tunisia
Parte oggi Konflictquellen/ Le fonti del Conflitto, uno strumento con cui noi di Yaku proveremo ad approfondire i temi che più ci stanno a cuore: la difesa dell’acqua e dei beni comuni, le lotte sociali in Italia ed America latina, le questioni di genere, l’educazione e la formazione politica.
Lo dedichiamo a questo 8 marzo storico che vedrà la più grande manifestazione femminista che ci sia mani stata nella Storia, con il coinvolgimento delle donne di più di 40 Paesi nel
“Questo marzo si tinge di forza e di resistenza. Nel segno di Bertha Caceres, che con il suo esempio affrontò il sistema capitalista e patriarcale, costruendo un processo organizzativo in difesa dell’acqua, dei territori e dei diritti, che ha superato ogni confine geografico e ha rafforzato le organizzazioni femminili di tutto il mondo”. Con queste parole, le sigle femministe, le organizzazioni di donne per la pace e contro la violenza di genere della Colombia, scenderanno in almeno 8 città del Paese
Per tessere reti. A fianco dei movimenti e le comunità in conflitto. Dalle donne, e dalla visione femminile, per costruire processi di cambiamento e contribuire al processo di Pace in Colombia. Alla solidarietà delle istituzioni, con il Forum Trentino per la Pace ed i diritti Umani del Trentino e l’Assessorato all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo.
Il 24 febbraio inizia la “vuelta” di Yaku in Colombia. Una serie di incontri fino al 10 aprile: dal Nord del
5 donne per “La misura femminile dell’economia” : il titolo volutamente ampio per un incontro – quello del 3 giugno alle ore 17.00, all’interno dell’Oltreconomia festival – che vorrà provare a restituire la complessità di un argomento di cui si fa ancora fatica a parlare almeno,da questa parte del mare, ed è il rapporto fra economia e donna, nella misura in cui le donne possano avere uno sguardo privilegiato nel evidenziare – e magari correggere – le storture dell’attuale sistema economico.
Presentata ieri 24 maggio in conferenza stampa a Trento la terza edizione dell’OltrEconomia Festival, dall’1 al 5 giugno al Parco Santa Chiara. Gli organizzatori dell’Oef hanno messo in atto una performance significativa, allestendo un simbolico campo profughi con filo spinato, tende e vestiti strappati. Mentre le notizie sullo sgombero di Idomeni, il più grande campo profughi d’Europa, stava subendo il violento smantellamento da parte delle forze militari.