Il decreto sicurezza, che tra oggi e domani riceverà il via libera dalla Camera, rappresenta «una seria minaccia per la democrazia», nel contesto di un «sistematico regresso» dello Stato di diritto che «evidenzia tendenze autoritarie». Con queste preoccupazioni oltre 80 ong italiane ed europee hanno scritto una lettera al commissario europeo per la Democrazia e lo Stato di diritto, Michael McGrath, esortando la Commissione a chiedere l’abrogazione della legge promossa dal governo Meloni, verificarne la compatibilità con il diritto Ue e
https://www.google.com/maps/d/u/0/edit?mid=1EPCL8OKH80isL-FPTOHB7o4o3U8wZBs&ll=41.89228223653386%2C12.498946655920076&z=17
La conferenza stampa della Rete A Pieno Regime dopo la manifestazione del 26 maggio a Roma. “Da mesi l’obiettivo era assediare i palazzi del potere nel giorno del voto in Parlamento del Decreto Sicurezza”. “da mesi l’obiettivo era assediare i palazzi del potere nel giorno del voto in Parlamento del Decreto Sicurezza”.
“Quello che abbiamo visto ieri a Roma, sotto al Parlamento, è il segno evidente di un’opposizione sociale che non solo è diffusa e radicata, ma che ha imparato a
Nuovi reati e la colpa del dissenso. Il Dl sicurezza continua il suo percorso, dopo aver superato la discussione in Commissione. Arriva alla Camera inseguito dalle critiche dell’opposizione parlamentare, dalle bocciature di giuristi e costituzionalisti (di vario orientamento politico) del Consiglio d’Europa, in particolare del suo Commissario per i Diritti Umani, da un movimento sociale che da più di otto mesi sta riempendo le piazze del Paese.
Più di otto mesi di assemblee, sit-in, scioperi a staffetta, cortei per fermare un provvedimento