La Scuola dell’Acqua giovedì 19 novembre sull'informazione. E lo fa con Parigi negli occhi.

il: 15 Novembre 2015

La Scuola dell’Acqua e dei Beni Comuni giovedì 19 novembre a Trento parla d’informazione. E lo fa con Parigi negli occhi, nel cuore, nella penna.

«È il momento della responsabilità e del rigore. La strage di Parigi impone ai giornalisti italiani di seguire ancora con maggior scrupolo le regole del codice deontologico che si sono dati nel 2008» dice Giovanni Maria Bellu, presidente dell’Associazione Carta di Roma, documento sottoscritto dall’Ordine dei Giornalisti come protocollo deontologico verso richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti. ”La strage di Parigi deve chiamare tutti a risposte nuove e coraggiose. Nessuna violenza ci metterà al sicuro”, scrive Christian Elia su Q Code Mag, di cui è condirettore.

C’è un filo rosso, non più sottile, che collega Parigi, Beirut, Kabul, Kobane, Gaza. Che non è fatto solo dall’escalation di violenze che falcidia indiscriminatamente popoli del Medio Oriente e dell’Europa, ma costruito dalla Storia, dalle responsabilità degli Stati, dalle economie neoliberiste.

In questo pesantissimo panorama, la libertà d’informazione è essenziale, ma quali i suoi limiti ed i suoi compiti.  Ne parleremo questo giovedì a Trento, durante il laboratorio della Scuola dell’Acqua, proprio con Christian Elia, per anni inviato di guerra per Peace Reporter e per Emergency; con Luca Scaffidi, regista indipendente coautore di “Striplife, A Day a Gaza”, esperto di Palestina ed America latina. E Antonio Lancellotti, condirettore di Globalproject.info, piattaforma multimediale legata ai centri sociali del NordEest, che racconta in particolare i conflitti locali dei nostri territori.

Dice Ennio Remondino: “La televisione non ha certo inventato la guerra, ma ne è diventata la sublimazione, lo strumento indispensabile per confermare o distruggere le ragioni stesse di un conflitto” . Internet, la rete delle reti, ha rivoluzionato il mondo del computer e delle comunicazioni, permettendo collaborazione e interazione tra individui senza limiti di distanze geografiche e diffusione di diari di guerra.

Dopo la Natura e le pratiche di finanziarizzazione verso la biodiversità; la scuola, l’educazione e la partecipazione; fino al riconoscimento dei beni comuni nel Diritto: la Scuola dell’Acqua tocca giovedì un altro bene comune che può essere costituente di una società più giusta, e fondamentale nella ricollocazione del Terzo Settore nelle pratiche mutualistiche, cioè la libertà d’informazione: dalle 10.30 alle 16.00 alla sala Caritro di Via Calepina a Trento. Laboratorio gratuito, preceduto dalla serata pubblica “Guerra e resistenza nei nuovi scenari globali: il ruolo dei media indipendenti”, al Centro Sociale Bruno, mercoledì 18 novembre alle 20.30.

Riportiamo con l’occasione le parole di Cecilia Strada:

“Tra le vittime di Parigi c’è una ragazza stupenda, per anni volontaria diEMERGENCY. Un abbraccio forte alla sua famiglia, agli amici, a tutti quelli che l’hanno conosciuta. Buon vento, Valeria. E grazie per come eri, grazie per il pezzo di strada fatto insieme.” Cecilia Strada

per approfondimenti: l’Italia e la vendita di Armi e L’Italia vende Armi e il governo Renzi non è trasparente

ll terrore a Parigi; la solita storia

la Strategia della tensione secondo Wu Ming

info: lascuoladellacqua.com

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