Annega la Democrazia in Parlamento

il: 21 Aprile 2016

Il Governo tradisce la volontà popolare dei Referendum per l’acqua pubblica. Approvata alla Camera il DDL sull’acqua contro la volontà popolare di 27 milioni di Italiani espressa con il voto referendario del 2011. Protestano in tribuna e gli attivisti del Forum italiano dei movimenti per l’acqua. Si oppongono M5s e SEl-Sinistra Italiana.

 

Ieri, 20 aprile, è una giornata che non scorderemo. Il Governo del nostro Paese ha messo una croce su partecipazione e democrazia negando di fatto l’esito referendario del 2011 per la ripubblicizzazione dell’acqua.

La legge di iniziativa popolare sulla gestione pubblica del servizio idrico è stata   ieri discussa e approvata  alla Camera a distanza di circa 9 anni dal suo deposito corredato da oltre 400.000 firme.

Il testo approvato, radicalmente diverso, nella forma e nei principi, da quello proposto dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, reintroduce la possibilità di fare profitti sull’acqua e di fatto consegna alle privatizzazioni il servizio idrico integrato.

PD e la maggioranza hanno stravolto il testo a partire dall’articolo 6 che disciplinava i processi di ripubblicizzazione. E’ caduta anche l’ultima foglia di fico dietro la quale il PD aveva provato a nascondersi. Infatti, la Commissione Bilancio ha cancellato la via prioritaria assegnata all’affidamento diretto in favore di società interamente pubbliche.

Dopo il voto gli attivisti dei movimenti per l’acqua – fra cui esponenti di Yaku – presenti in aula hanno sventolano bandiere dell’acqua e gettato in aula coriandoli blu. Poi sono stati identificati e costretti a lasciare l’aula. ( guarda il video: http://video.repubblica.it/dossier/governo-renzi/ddl-acqua-proteste-in-aula-e-bagarre-sulle-tribune-alla-camera-e-caos/236500/236250?ref=HREC1-6 )

Inoltre la cancellazione della volontà popolare di 27 milioni di italiani che si espressero in favore dell’acqua pubblica ai referendum arriva a pochi giorni dalla tornata referendaria del 17 aprile, sulla quale la maggioranza di Governo ha fatto campagna per l’astensionismo, il disconoscimento di un percorso di partecipazione come quello sulla gestione pubblica del servizio idrico rappresenta un preoccupante segnale per la democrazia nel nostro paese.

Il movimento per l’acqua continuerà la battaglia contro questa legge anche nel passaggio al Senato e lancia contro i provvedimenti del Governo Renzi, a partire dal ddl Madia, una petizione nazionale insieme ai referendum sociali.

 

Roma, 21 Aprile 2016.