Questa sera incontro pubblico "Blocca lo sblocca Italia". verso la manifestazione nazionale del 24 maggio.

il: 30 Aprile 2015

All’indomani della venuta di Matteo Renzi a Trento – omaggiato da ogni istituzione, contestato da studenti, professori e sindacati – un’iniziativa  che vuol fare luce su ciò che il Govenro in carica sta mettendo in campo in tema di energia, ambiente, salute.

Trattasi di “Blocca lo Sblocca Italia”, un gioco di parole che però ha ben poco di ludico perché rappresenta una delle iniziative cittadine più decise in difesa del territorio e del paesaggio italiano, ovvero l’opposizione al Decreto  n. 133 del 2014 – Sblocca Italia, appunto –  varato nel settembre scorso fra mille polemiche e dubbi di costituzionalità dal Governo Renzi, e che contiene le linee guida su grandi opere, edilizia, energia, servizi pubblici locali, servizio idrico integrato, e molto altro.

Nata poco dopo l’approvazione del decreto, la rete “Blocca lo Sblocca Italia” , composta da  oltre 200 associazioni italiane , ha riscontrato gravissime violazioni e un’impostazione pericolosa sullo sfruttamento del territorio: trivellazioni petrolifere, rifiuti e depauperamento delle prerogative degli enti locali; ma anche minacce alla nostra salute e all’ambiente. Insomma, cose che ci toccano da vicino. Per saperne di più, questa sera ci sarà un incontro ad hoc al Centro Sociale Bruno di Trento – dalle ore19.00 aperitivo e cena – con Augusto De Sanctis, già presidente wwf Abruzzo, ornitologo ed ambientalista, oggi referente del Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua:”La rete contro lo Sblocca Italia – Sporca Italia, come la chiamiamo  – nasce quando in alcuni cittadini ci rendiamo conto delle iniziative paradossali che contiene, come l’implementazione delle piattaforme petrolifere in alcune delle zone più belle dell’Adriatico, Ischia e Capri, o le facilitazioni ad espropriazioni di terreni o distretti urbanistici per interesse nazionale. Per dirla in breve, è un’iniziativa legislativa che contiene una visione in netto contrasto con gli indicatori economici ed ambientali italiani e globali. Come si faccia un giorno a fare una legge di questo genere, il giorno dopo ad andare all’Onu poarlando contro il cambiamento climatico, è davvero un mistero”, spiega De Sanctis riferendosi al nostro primo ministro. Anche il Trentino si è accorto di qualche contraddizione, e insieme a Veneto, Alto Adige ed altre 5 Regioni, ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale al grido de “contro questo decreto ci difenderemo con le unghie e con i denti”.

“Preoccupa leggere la postura politica che c’è dietro queste iniziative -continua De Sanctis – che ha evidentemente a che fare con il favorire lobby finanziarie – autostrade, inceneritori, petrolio – invece che l’economia diffusa di cui l’Italia sarebbe ricca”.  Augusto questa sera lancerà anche la due giorni nazionale che si terrà a Lanciano (Ch) il 23 e 24 maggio prossimi. ”Purtroppo nessun territorio si salverà dalla potenza distruttiva di un provvedimento che chiaramente favorisce l’accentramento del potere a discapito dell’autogoverno dei territori. L’articolo 33 prevede che commissari nominati a Roma possano ritenere, ad esempio, una zona di Trento di interesse strategico per lo smaltimento dei rifiuti. Insieme alla Riforma del Titolo Quinto della Costituzione,  il panorama è chiaro per ciò che concerne le podestà degli enti locali”.

L’incontro di questa sera sarà anche un assaggio del prossimo OltrEconomia Festival, in preparazione per il 29 maggio/2 giugno al Parco Santa Chiara. Augusto, già ospite l’anno scorso, contribuirà proprio con un ragionamento su economia diffusa e concentrata:” Il mondo si sta confrontando su questo: anche noi dobbiamo poter favorire un’economia che redistribuisca reddito, profitti e lavoro ai territori”.