15-16 maggio 2015
Roma, c/o ESC Atelier- via dei Volsci 159
(San Lorenzo)
CONVEGNO INTERNAZIONALE
“LA PRIVATIZZAZIONE DEI BENI COMUNI E DEI SERVIZI PUBBLICI IN ITALIA E IN EUROPA”
FRA NUOVA ACCUMULAZIONE FINANZIARIA E RESISTENZE SOCIALI
VENERDI 15 MAGGIO 2015
Ore 15.00 – 16.00
Benvenuto ai partecipanti e introduzione al convegno
Federico Tomasone (Rosa Luxemburg Stiftung)
Marco Bersani (Attac Italia)
(Esc – spazio ospitante)
Ore 16.00 – 18.00
“Crisi sistemica, nuova accumulazione finanziaria e attacco ai beni comuni e servizi pubblici”
Chiara Filoni (Comité pour l’Annulation de la Dette du Tiers Monde) ”Il ricatto del debito”
Antonio Tricarico (Re: Common) ”La finanziarizzazione dell’economia, della società e della natura”
SABATO 16 MAGGIO 2015
Ore 10.00 – 12.30
“Trenta anni di privatizzazioni: è ora di fare un bilancio”
David Hall (Public Services International Research Unit) ”Perché le privatizzazioni non funzionano”
Pablo Sanchez (European Public Service Unions) ”L’impatto delle privatizzazioni sul mondo del lavoro”
Ore 13.30 – 15.30
“ Beni comuni: un nuovo paradigma per il XXI secolo”
Paolo Maddalena (Giurista e Costituzionalista) “Per una nuova definizione dei beni comuni”
Maria Rosaria Marella (Università di Perugia) “Oltre il pubblico, oltre il privato”
Paolo Berdini (Urbanista) “La città bene comune”
Ore 16.00-18.30
“Le resistenze sociali alle privatizzazioni”
Augusto De Sanctis (Rete “No Sblocca Italia”) “Contro la devastazione dei territori”
Tiziano Cardosi (Forum europeo contro le grandi opere inutili e imposte) “Dal movimento No Tav ad un altro modello territoriale”
Carmen Guarino (Rete della Conoscenza) “In difesa della scuola pubblica”
Renato Di Nicola (Rete europea per l’acqua pubblica) “La battaglia per l’acqua”
Francine Mestrum (Global Social Justice) “In difesa della sanità pubblica”
La crisi sistemica in atto in Europa vede l’attacco ai beni comuni e ai servizi pubblici come uno dei luoghi di precipitazione dello scontro sociale. L’enorme massa di denaro accumulata in oltre tre decenni di finanziarizzazione dell’economia necessita di nuovi mercati per poter ridare vita a un nuovo ciclo di accumulazione finanziaria.
Lungi dall’aver prodotto alcuna forma di redistribuzione dell’enorme ricchezza prodotta, il modello capitalistico si appresta a rompere il compromesso sociale che, dal secondo dopoguerra, aveva caratterizzato l’evoluzione dello stato sociale europeo, investendo i diritti del lavoro, i servizi pubblici, i beni comuni e la vita stessa per porli al servizio di un nuovo processo di valorizzazione finanziaria.
Attraverso la trappola del debito e le politiche rigoriste europee e nazionali si cerca di non affrontare gli evidenti fallimenti dei processi di privatizzazione messi in campo negli ultimi trenta anni, riproponendole su scala ancor più ampia e investendo l’intera società e la democrazia.
Contro gli effetti delle privatizzazioni, a livello nazionale e su scala europea, si sono prodotte importanti resistenze sociali, le quali, oltre a erodere il consenso al modello neoliberista, hanno prodotto elaborazioni e praticato esperienze che, per quanto fra loro frammentate, sono in grado di disegnare tracce per un percorso di alternativa.
Il seminario organizzato da Attac Italia e dalla Fondazione Rosa Luxemburg si prefigge diversi obiettivi;
- contribuire all’analisi delle attuali contraddizioni del modello capitalistico nella sua fase di finanziarizzazione spinta caratterizzata dalla trappola del debito pubblico;
- fare un bilancio serio e approfondito sull’impatto dei processi di privatizzazione degli ultimi trenta anni;
- contribuire alla riflessione sul nuovo paradigma dei beni comuni così come si è sviluppato nell’elaborazione teorica e nelle esperienze sociali;
- mettere a confronto le esperienze concrete di resistenza prodottesi nel campo della difesa dei beni comuni e dei servizi pubblici.