da Il Tretino del 13.06.2019 – Francesca Caprini
Ancora una volta le leggi della natura e leggi umane provano a trovare una crasi nella giurisprudenza, intesa come strumento di gestione ed interpretazione nel tempo dell’antropocene, e cercano la loro utilità nella difesa del Pianeta, costruendo un’ecologia del diritto. “Ecology of Law” era infatti il libro che Ugo Mattei – professore ordinario di Diritto internazionale e comparato all’Università di Torino, ed elemento fondante del movimento europeo dei beni comuni – aveva scritto con Fritjof Capra due anni fa (per ed. Aboca), puntando il dito contro un sistema giuridico che insiste nel sostenere un mondo che non può più essere – quello della crescita infinita.
Oggi Mattei – insieme alla giurista Alessandra Quarta (docente e direttrice di ricerca all’International University College) – prova a proseguire in questo solco con “Punto di Svolta” (Aboca Ed.) per “costruire una dimensione pratica delle idee esposte nel precedente libro”, come ci racconta lo stesso Mattei, “e procedere ad una sorta di controegemonia del diritto”. Oggi Ugo Mattei presenterà il suo nuovo libro a Rovereto (ore 20.30, Sala Kennedy c/o Urban Centre – Corso Antonio Rosmini, 58) in una riflessione attorno allo spazio che i beni comuni continuano a pretendere all’interno di una società in declino – quella del “capitalismo assassino” – che necessita di un nuovo paradigma. “Questo libro è uno strumento a disposizione di professionisti non, con il fine di collettivizzare la trasformazione di cui abbiamo bisogno, che pone al centro l’ecologia. Ce lo dicono i ragazzi dei Fridays For Futures, che devono continuare così e non essere strumentalizzati – continua Mattei: l’impronta ecologica fuori controllo dovrebbe essere la preoccupazione di chiunque. I giuristi partecipano all’accelerazione verso la catastrofe, omettendo le responsabilità nella trasformazione dei beni comuni in capitale: ecco la svendita del nostro patrimonio collettivo, ecco le infrastrutture imposte, coma la Valdastico in Trentino”. Organizza il comitato Rodotà, che raccoglierà durante la serata le firme a sostegno della relativa proposta di legge di iniziativa popolare.