Il Commissario Europeo Michel Barnier si dichiara contrario alla privatizzazione del servizio idrico e firma una dichiarazione che va incontro all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) Right2Water.
L’ICE per l’acqua pubblica è stata sottoscritta da un milione e mezzo di cittadini in tutta Europa, anche in Italia grazie al lavoro del Forum italiano dei movimenti per l’acqua e della FpCgil.
Il Flashmob di Yaku con Stop Enel al Filfestival della montagna viene raccolto dai giornali
I tre quarti del territorio tunisino sono semi-aridi o aridi. Di conseguenza la Tunisia ha sempre dovuto fare i conti con risorse idriche limitate. La grave crisi dell’acqua di cui soffre attualmente il Paese è tuttavia dovuta a cause relativamente recenti.
C’è qualcosa che i governi e i poteri forti finanziari fanno senz’altro fatica a digerire : il voto referendario attraverso il quale la maggioranza assoluta del popolo italiano ha deciso che l’acqua è un bene comune e il servizio idrico un servizio pubblico da gestire in maniera partecipativa e senza profitti di sorta.
Dieci anni fa li avevano chiamati No Global, parlavano di Tobin Tax – inascoltati, oggi è uno dei punti principali nelle agende europee – e denunciavano l’inequità sociale che il sistema economico neoliberista stava creando in Europa e nel mondo.
Tra violenza domestica e mancanza di servizi basici, le lotte al femminile nella Bolivia di Morales
per il quotidiano l’Adige
“Le eroiche donne cochabambine il 27 maggio del 1812 presero le armi per difendere la città affrontando l’esercitò realista, cadendo nel nome della libertà!”. Plaza 14 de Septiembre, Cochabamba, Bolivia. Domenica, lo zòcalo è vestito a festa: il giardino ornato di alberi che è il cuore della città, la piazza coloniale circondata dai palazzi municipali, dalla prefettura, dalla sede dello storico