COLOMBIA | Paramilitari controllano coltivazioni di cocaina

il: 10 Gennaio 2019

La produzione di cocaina in Colombia è al massimo storico e supera il caffé come prodotto d’esportazione. Nel 2017 il volume di coltivazioni illecite è cresciuta da 146.000 a 171.000 ettari e nel 2018 ancora di più: è statò battuto il record precedente, anche se ancora non c’è un numero preciso.
Da tempo le FARC-EP hanno deposto le armi, formato un nuovo partito FARC con due esponenti nel parlamento colombiano e hanno abbandonato territori, occupati ora, innanzitutto, da paramilitari che trafficano con organizzazioni messicane, come Sinaloa e Jalisco Nueva Generación, in concorrenza tra loro, ma impegnate nell’esportazione della cocaina negli Stati Uniti, ma non solo.
L’estrazione mineraria, la lotta per la terra, i crimini d’odio e la corruzione sono stati alcuni dei molti problemi atavici dei contesti rurali colombiani, dove leader sociali e difensori di diritti umani sono stati visti spesso come ostacoli o personaggi scomodi ed eliminati. Ma attualmente è l’interesse dei trafficanti di droga nelle coltivazioni illecite ad aver causato l’escalation di violenza. Nel 2018 e nei primi giorni dei 2019 ci sono state uccisioni sempre più numerose di leader sociali comunitari e difensori dei diritti umani, tutti finiti nel mirino di paramilitari o di cartelli di droga per il loro impegno per la sostituzione delle piante di coca con colture legali. Il 2019 è iniziato con l’assassinio di un leader sociale al giorno. Secondo l’Istituto di Studi per lo sviluppo e la pace, Indepaz, nel 2018 sono stati uccisi 226 tra leader sociali e difensori dei diritti umani. Le aree dove è maggiore la concentrazione di assassinii sono quelle storicamente controllate dalle Farc-Ep.
Molte sono le zone critiche per la cocaina. A Córdoba, la Defensoría del Pueblo l’ha denunciato già un anno fa: i paramilitari del Clan del Golfo hanno iniziato a espandersi nei territori che controllavano le FARC al fine di migliorare i loro affari nel traffico di droga e in altre economie illegali. Altre zone sono Tumaco A Tumaco, il comune con più colture ad uso illecito della Colombia, vi opera il cartello Jalisco Nueva Generación, Catatumbo e Arauca ed altre ancora,
Il nuovo presidente della Colombia Ivan Duque lo scorso settembre si è impegnato anche all’ONU con Trump di sradicare le coltivazioni illecite di cocaina, ma finora alle promesse non sono seguiti sostanziali passi in avanti. La sostituzione delle colture di coca fa parte del punto 4 della «soluzione al problema delle droghe illecite» dell’accordo finale per la «risoluzione del conflitto e la costruzione di una pace stabile e duratura» ed è un capitolo speciale della riforma rurale messa in campo per migliorare le condizioni di vita delle comunità rurali, combattendo quella povertà che spesso motiva i coltivatori a piantare coca da vendere ai trafficanti. Ivan Duque, uomo di Uribe nemico numero uno della pace, non sta applicando l’accordo, di cui si è sempre dichiarato contrario. Inoltre il rifiuto di non arrivare ad un accordo di pace con l’ELN non aiuta, anzi.

 

Credits: Francesco Cecchini – Ancora fischia il vento