Martedì 23 Ottobre al Parlamento europeo in seduta plenaria è previsto il voto sulla revisione della Direttiva Acque Potabili.
E’ necessario fare pressione sui rappresentanti italiani al Parlamento europeo affinchè la revisione di tale direttiva rispetti il diritto umano all’acqua (questa la posizione della Rete Europea per l’Acqua).
Per cui invitiamo tutte e tutti, a partire dal 15 Ottobre, a scrivere ai parlamentari (in allegato l’indirizzario email) inviando il testo di seguito.
Oggetto: La Direttiva Acque Potabili rispetti il diritto umano
Attività pescherecce compromesse, famiglie dislocate e migliaia di animali morti: sono questi i bilanci preliminari del disastro causato dalla contaminazione di torrenti e fiumi con più di 24.000 barili di petrolio a Santander (Colombia), che hanno contaminato i torrenti di Lizama e il fiume Sagamoso nella zona rurale di Barrancabermeja. “Un grave disastro ambientale che non può riaccadere”dichiara il ministro dell’Ambiente Luis Gilberto Murillo.
Dopo 20 giorni in stato di emergenza il bilancio non è dei migliori. Centinaia di pescatori non
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua ci teniamo a evidenziare gli elementi critici e i nodi da sciogliere per giungere finalmente ad una reale tutela dell’acqua e ad una sua gestione pubblica e partecipativa.Nel Giugno 2011 abbiamo votato e vinto il referendum contro le privatizzazioni e il profitto sull’acqua.
Da allora sono cambiati 5 governi e tutti hanno ignorato e contraddetto la volontà popolare favorendo la privatizzazione del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali, reinserendo in tariffa il profitto
Il movimento per l’acqua ha aggregato culture ed esperienze differenti, facendo così intravedere nella battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società.
Dal 2011 sono cambiati 5 governi, tutti hanno ignorato e contraddetto il referendum favorendo la privatizzazione del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali, e reinserendo in tariffa un profitto garantito ai gestori.
Oggi una strategia ben più subdola di quella sconfitta dal referendum favorisce i processi di fusione e aggregazione (come ad es. la
Gita militante il 18 giugno a Trevi nel Lazio presso le sorgenti del Pertuso che, insieme a quelle della vicina Vallepietra, sono le maggiori risorse dell’acquedotto del Simbrivio, da oltre 15 anni nel mirino di ACEA per il raddoppio delle captazioni tramite il ferale meccanismo dell’emergenza idrica) e Agosta (sorgenti dell’Acqua Marcia che oggi ACEA dichiara sottoportata del 25%) dove interverranno anche i 4 sindaci della Valle impegnati nei ricorsi.
La giornata è pensata come un momento di rilancio della mobilitazione
Martedi 13 giugno 2017, a Roma, si è conclusa la due giorni promossa dal comitato dell’acqua romano, (CRAP) a 6 anni dalla storico referendum contro la privatizzazione dell’acqua: 27 milioni di persone l’ 11 giugno 2011 si sono espresse a favore dell’acqua pubblica. Gli anni sono passati ma è ancora vivo e ben radicato il germe del Bene Comune, simboleggiato dall’acqua e dalle pratiche di analisi e resistenza che hanno collettivamente arricchito il percorso pre-referendario e post-voto, contro le privatizzazioni e