acqua

Governo di discontinuità? Approvate subito la legge per l’acqua pubblica

Comunicato stampa Nei mesi scorsi abbiamo assistito ad un dibattito intorno alla legge per l’acqua pubblica distorto da una narrazione artatamente creata, su stimolo di Utilitalia, da parte dei maggiori organi di informazione che ha puntato alla costruzione di uno scenario apocalittico sui costi della ripubblicizzazione allo scopo di spaventare l’opinione pubblica e distorcere la realtà dei fatti. Scenari destituiti di ogni fondamento con cifre messe a caso, circa 20 miliardi di euro, completamente smentiti dal dossier presentato dal Forum Italiano

Acqua: dov’è la legge?

Esattamente un anno fa veniva ripresentata la proposta di legge sull’acqua pubblica alla Camera. Un testo che viene da lontano, figlio della legge d’iniziativa popolare presentata nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e sottoscritta in centinaia di banchetti da oltre 400 mila cittadini. La proposta di legge è stata finora presentata col sostegno di parlamentari di differenti forze politiche in 4 differenti legislature e in quella attuale ha come firmatari un ampio numero di eletti nel Movimento 5 Stelle. Una legge, il cui percorso

La Giornata Mondiale dell’Acqua per guardare al futuro

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua ci teniamo a evidenziare gli elementi critici e i nodi da sciogliere per giungere finalmente ad una reale tutela dell’acqua e ad una sua gestione pubblica e partecipativa.Nel Giugno 2011 abbiamo votato e vinto il referendum contro le privatizzazioni e il profitto sull’acqua. Da allora sono cambiati 5 governi e tutti hanno ignorato e contraddetto la volontà popolare favorendo la privatizzazione del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali, reinserendo in tariffa il profitto

Cochabamba. L’acqua è la comunità .

Marco Calabria per Comune – info.net Le vittorie dei popoli, anche quelle entrate nella storia, non sono eterne. A Cochabamba, quasi vent’anni dopo la rivolta che ha insegnato a difendere la proprietà collettiva dell’acqua al mondo intero, l’accesso alla fonte primaria della vita è tornato a essere non un diritto ma un privilegio per pochi, la causa di profonde ingiustizie sociali. Ci sono i planes maestros ma, racconta Oscar Olivera, sono stati progettati da tecnocrati e politici con lo stesso fine

America Latina e Caraibi in difesa dell’ acqua

A un mese dall’inizio del Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua(FAMA), che avrà luogo dal 17 al 22 di marzo nel capoluogo brasiliano, paese sudamericano che ha subito di recente un colpo di Stato per mano della destra neoliberale rappresentata dall’illegittimo Michel Temer, si organizzano i preparativi guidati dalle autorità brasiliane ed internazionali, dell’evento che promuove il motto “acqua come diritto non merce di scambio”. In contrasto con le repressioni che attraversa in questo momento storico il paese latinoamericano, il FAMA risalta come

Carovana “per il diritto all’acqua, per il diritto al futuro”

Il movimento per l’acqua ha aggregato culture ed esperienze differenti, facendo così intravedere nella battaglia per l’acqua il paradigma di un altro modello di società. Dal 2011 sono cambiati 5 governi, tutti hanno ignorato e contraddetto il referendum favorendo la privatizzazione del servizio idrico e degli altri servizi pubblici locali, e reinserendo in tariffa un profitto garantito ai gestori. Oggi una strategia ben più subdola di quella sconfitta dal referendum favorisce i processi di fusione e aggregazione (come ad es. la