La legge sull'acqua non è più la nostra

il: 16 Marzo 2016

 

Gentile Parlamentare,

Le scriviamo in quanto aderente all’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune.

Oggi, martedì 15 marzo, la Commissione Ambiente della Camera ha proseguito l’esame della proposta di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l’adozione di tributi destinati al suo finanziamento” (Atto Camera 2212).

Oggi si è fatto un passaggio dirimente, in quanto è stato approvato l’emendamento presentato dalla maggioranza tramite il quale si sopprime l’art. 6 che disciplinava i processi di ripubblicizzazione della gestione dell’acqua.
Di fatto svuotando e stravolgendo l’impianto generale del testo e travisandone i principi essenziali.
Ciò è gravissimo anche perchè si snatura una proposta di legge che ha una storia e un percorso peculiare, essendo nata come d’iniziativa popolare e depositata, in versione aggiornata, a marzo 2014.

Ciò, inoltre, si configura come un disconoscimento del percorso dell’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune che aveva tra i suoi impegni la sottoscrizione di suddetta legge.

Alla luce di queste considerazioni Le chiediamo di ritirare la Sua firma da tale proposta di legge visto che nella versione attuale non si riconoscono più i principi ispiratori che hanno portato alla sua sottoscrizione. Infatti, contrasta esplicitamente con l’esito del referendum 2011, con gli impegni condivisi da coloro che hanno deciso di aderire all’intergruppo parlamentare per l’acqua, oltre a consolidare un’impostazione che assoggetta l’acqua alle regole del mercato e della concorrenza.

Cordiali saluti.

 

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua