Dopo quasi 10 anni l’OltrEconomia festival diventa “Altra Quota”: a Trento torna la kermesse dedicata alle comunità resistenti

il: 21 Aprile 2023

Per quasi dieci anni l’OltrEconomia Festival ha portato in Trentino una visione critica, benché propositiva, dell’economia. Il festival era nato grazie alla volontà dei comitati per l’Acqua Bene Comune di mettere in comune i fondi raccolti durante la campagna referendaria del 2011 per organizzare un festival indipendente e partecipativo. Fra i lockdown legati alla pandemia e altri problemi alcune delle ultime edizioni della kermesse erano saltate. Oggi però il festival è pronto a portare un nuovo sguardo critico sul presente. “Abbiamo deciso di prenderci un momento di riflessione – spiegano gli organizzatori – per ripensare e rigenerare quei modelli partecipativi e quei contenuti innovativi e trasversali che sono la linfa vitale di un festival indipendente e autogestito che si interroga, si confronta e ambisce a creare pratiche nuove e comuni per una trasformazione dell’esistente”.

Così è nato Altra Quota che vuole raccogliere il portato politico e culturale che fu proprio dell’OltrEconomia Festival. “Il tema dell’acqua sarà ancora una volta uno dei fili comuni, in un momento in cui la siccità che sta attraversando i nostri territori rispecchia la gravità della crisi climatica in atto” sottolineano gli organizzatori. “Altrettanto centrale sarà il nodo dei diritti e dei difensori dell’ambiente, sempre più attaccati in Italia e nel mondo per il coraggio di mettere in discussione, con i propri corpi e pratiche, un sistema economico estrattivista che distrugge i territori a discapito della società tutta. Un sistema che vuole zittire il dissenso, marginalizzare chi non si rassegna ma che nonostante tutto continua a lottare per un mondo più giusto per tutti”.

Fra bar, chioschi e pizzeria, ma anche workshop, presentazioni di libri, dibattiti, conferenze, musica e proiezioni, il nuovo festival si svolgerà in quattro giorni al Parco Santa Chiara di Trento. Il 18 maggio 2023 la conferenza “Acqua, tra siccità e diritti” inaugurerà la kermesse. Seguendo il filo blu dell’acqua, fra gli ospiti ci saranno: Vanda Bonardo presidente di Cipra Italia e di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Corrado Oddi, referente del Tavolo di Lavoro sulla Siccità del Forum Italiano di Movimenti per l’Acqua e Simona Savini attivista di Greenpeace e animatrice della campagna Agricoltura. 

“Conflitti e crisi ecologica. Il neocolonialismo nella culla del capitale” è il tema della giornata di venerdì 19 aprile. La delegazione di Ya Basta Edi Bese, di ritorno dalla grande carovana “El Sur Resiste”, racconterà delle comunità del sud-est messicano che stanno mettendo in rete le proprie lotte e resistenze contro il Tren Maya, del Proyecto Integral Morelos, del Corredor Interoceanico, “una delle aggressioni capitaliste più violente della storia della regione”. Con lo storico Gabriele Proglio e le ricercatrici Alice Dal Gobbo e Maura Benegiamo si cercherà invece di comprendere questi processi, riflettendo al contempo sull’avanzata del modello coloniale estrattivista. Durante la serata verrà proiettato “Oltre i bordi” l’ultimo documentario di Simone Brioni e Matteo Sandrini prodotto da 5e6 film. Una narrazione dell’Africa orientale italiana degli anni ’30 che intreccia le riflessioni personali e la storia collettiva, condivisa da colonizzatori e colonizzati.

Il tema delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 sarà affrontato nella giornata di sabato 20 maggio. Qui la vera protagonista sarà la montagna, tra turismo di massa, antropizzazione selvaggia e speculazione. In un dibattito accompagnato da Duccio Facchini, direttore di Altreconomia, Roberta de Zanna, consigliera comunale di Cortina Bene Comune e i movimenti che lottano per la giustizia climatica e sociale si rifletterà su come la kermesse olimpica sia diventata il pretesto per sviluppare decine di progetti milionari, impattanti sull’ambiente e le comunità.

La giornata conclusiva punta a rimettere al centro la questione locale e le alternative del presente. Dalla Sloi alle Università, passando per una rete idrica obsoleta che ha bisogno di essere rivista. Workshop e dibattiti che culminano in una plenaria finale aperta a tutti, un momento di convergenza per ricreare dal basso spazi democratici di confronto per immaginare insieme nuovi orizzonti comuni. E a proposito di convergenza, non poteva mancare un momento dedicato al Dolomiti Pride, con conferenze sul tema per dare visibilità alla comunità LGBTQIA+ e a tutte le istanze di libertà, autodeterminazione, inclusione e uguaglianza, rivendicando i valori di antifascismo, antirazzismo e antisessismo e continuando a lottare per una società più libera e giusta per tutte le minoranze oppresse.

Durante i quattro giorni sarà aperta anche “l’Altra Libreria” dove sarà presente una selezione di volumi provenienti da case editrici indipendenti. Gruppi di lettura e presentazioni si alternano durante i giorni del Festival: dai movimenti territoriali alla Palestina occupata raccontata ai più piccoli. Terminati dibattiti e laboratori, Altra Quota vuole dare spazio a nuovi momenti di convivialità. Giovedì 18 maggio la Piccola Orchestra MDM propone, sempre con un fondo di ironia, un cantautorato in viaggio tra la vecchia scuola italiana e le tradizioni mediterranee, sonorità a volte intime e riflessive, a volte scanzonate e noncuranti del buoncostume. Sabato 20 maggio, con i Balkan Bazar la tradizione balcanica si ubriaca in psichedeliche sonorità rock per un viaggio musicale dalle mille sfumature. Domenica 21 maggio chiusura in bellezza con il Duo De André, un’appassionante narrazione fatta di musica e parole per incontrare e riscoprire Fabrizio De André attraverso i suoi più grandi capolavori.

Il Festival d’Altra Quota punta ridurre il più possibile il proprio impatto sull’ambiente, per questo non sarà distribuita acqua in bottiglia ma ci sarà quella delle fontane del parco. Durante l’evento saranno usati bicchieri, piatti e stoviglie riutilizzabili e, quando non sarà possibile, si è deciso di optare per il materiale compostabile. “Ci impegniamo per rispettare la raccolta differenziata dei rifiuti, allestendo nel parco diversi punti ad hoc. Proponiamo cibo vegetariano e vegano, prestando attenzione anche al biologico e al km zero”. Inoltre durante l’evento vengono distribuiti gratuitamente posacenere portatili per disincentivare la dispersione di mozziconi di sigaretta nel parco. Il festival, ricordano gli organizzatori, è autofinanziato e si regge completamente sul lavoro volontario. Per collaborare con il Festival d’Altra Quota, aiutare con le mansioni o proporre nuovi laboratori è possibile partecipare all’assemblea di venerdì 21 aprile: “Organizzare un festival è bellissimo, ma comporta molto lavoro, per questo il contributo di tutti è importante, anche solo per un giorno o qualche ora”.

Via il Dolomiti, link all’articolo: https://www.ildolomiti.it/cultura/2023/dopo-quasi-10-anni-loltreconomia-festival-diventa-altra-quota-a-trento-torna-la-kermesse-dedicata-alle-comunita-resistenti