Pubblicato il 20 giugno 2023 | di Rosita Cipolla
Si chiamava Oscar Domínguez, viveva in Honduras e aveva scelto di mettere la sua esistenza al servizio della sua comunità e delle terre minacciate dalle lobby minerarie. Qualche giorno fa, però, la sua vita è stata spezzata in modo brutale. Il suo nome va ad aggiungersi alla lunga lista insanguinata degli attivisti ambientali uccisi nel Paese del Centro America.
Freddato a colpi d’arma da fuoco da due uomini che si sono introdotti nella sua abitazione. Così, nell’indifferenza generale, è stato assassinato Oscar Oquelí Domínguez, attivista honduregno di 42 anni. Nel brutale attacco, avvenuto lo scorso venerdì a Guapinol (villaggio situato nel nord del Paese), è rimasta ferita anche la madre.
La “colpa” di Oscar? Essere uno dei difensori delle terre devastate dall’estrazione mineraria illegale e dal conseguente inquinamento che mette a rischio la vita dei popoli indigeni. Insieme al fratello minore lottava per proteggere il territorio e l’acqua del Parco Nazionale della Montaña de Botaderos, messo in pericolo dal progetto portato avanti dalla compagnia mineraria Inversiones Los Pinares.
L’incubo è iniziato nel 2018, quando gli abitanti di Guapinol si sono visti costretti a comprare l’acqua in bottiglia per bere, lavarsi e cucinare a causa dello sfruttamento minerario che ha inquinato il fiume omonimo e il San Pedro.
Per loro coraggio e la loro caparbietà, però, Oscar e il fratello hanno pagato un prezzo salatissimo, ovvero la stessa vita. A denunciare l’ennesimo grave episodio che vede coinvolto un attivista ambientale il Comitato Comunale di Difesa dei Beni Comuni e Pubblici di Tocoa, che ha diffuso una nota in cui scrive:
Quando finiranno i crimini contro gli abitanti di Guapinol? È evidente che dopo l’arrivo di Inversiones los Pinares ed Ecoteck, parte del gruppo EMCO, la criminalità è aumentata nella comunità. Sappiamo solo che ci sono autorità che devono indagare, perseguire e individuare la responsabilità penale di chi o chi corrisponde; se c’è un minimo senso di lotta alla criminalità e all’impunità.
Molto dure anche le parole dell’Ambasciatrice degli Usa in Honduras, Laura F. Dogu, che ha spronato le autorità a proteggere in modo efficace chi si batte per la tutela dell’ambiente.
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