Dalle sei di martedì mattina 21 famiglie indigene Nonam hanno inziato il triste abbandono delle proprie capanne, a causa delle continue operazioni armate criminali e di tipo neoparamilitare che da due settimane continuano a svolgersi nel loro territorio, dichiarato Resguardo Humanitario y Biodiverso (Riserva umanitaria e biodiversa) Santa Rosa de Guayacán nella regione colombiana del Bajo Calima.
Eravamo stati dai Nonam, comunita’ indígena colombiana gia’ fortemente a rischio estinzione, nel 2013 in occasione di un’operazione umanitaria svoltasi insieme a PBI e
Approvata alla Camera la Risoluzione per i difensori dei Diritti Umani. Fra i casi emblematici, quello del colombiano Miller Dussen, portavoce delle istanze delle popolazioni sfollate per la costruzione della diga “El Quimbo” da Enel-Endesa. Miller Dussen è stato ospite a Trento e a Bolzano nel 2012 e 2013 in occasione delle conferenze sul caso del Quimbo, e del “Cammino dell’Acqua – Dalle Ande alle Alpi, Genti di Montagna in Difesa dell’Acqua”, con gli studenti dell’Istituto scolastico “L.Guetti” nel Parco Adamello
Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Come Yaku parteciperemo alla grande manifestazione nazionale di domani, 26 novembre, vicine alle donne che anche in Colombia in questo momento lottano per la loro autodeterminazione e libertà dal conflitto armato.
La guerra civile colombiana ha provocato 220mila morti, migliaia di desaparecidos, 7 milioni di sfollati. Da 3 anni tra Farc e governo trattano per firmare l’accordo che potrebbe porre fine al più lungo conflitto armato dell’America latina . Articolo di Yaku per la Nuova Ecologia.
Lo storico accordo fra FARC e Governo colombiano: se ne parlerà in una serie di incontri a Roma e a Trento insieme a Yohana Lopez Almeida, rappresentante della Commissione Interecclesiale Justicia y Paz Colombia.
Gli acquedotti comunitari e la loro importanza nel panorama attuale colombiano: aiutando la coesione comunitaria, la connessione col territorio, lo sviluppo di economie solidali, sono connessi al processo di pace, nella misura in cui quest’ultimo riuscirà a difendere il processo di partecipazione della società civile alla ricostruzione di un Paese.