Venerdì 6 ottobre alle ore 18.30 presso la Sala Spazio Alpino della SAT, in Via Manci 57 a Trento, parte il progetto 3×3 Ciak-Chat-Trek, che le associazioni trentine Yaku, Humus e Richiedenti Terra offrono: tre appuntamenti ognuno con un film, una dibattito e una passeggiata, per riflettere sulla difesa delle risorse, dell’ambiente, sui nostri stili di vita.
Ciak: Si parte con Yaku e “Dighe ed idroelettico: la difesa dell’acqua dalle Ande alle Alpi” e la visione del film DamNation di Ben
In Honduras dopo Berta Caceres nuovo assassinio di un militante del Cophir: l’uccisione di Nelson Gracia conferma che siamo di fronte a interessi troppo alti e che quella gente senza scrupoli non intende fermarsi anche perché si sente le spalle coperte.
State of the World Rivers ha mappato oltre 6mila dighe su 50 dei principali fiumi mondiali, compresi i loro affluenti. Il prodotto di questo monitoraggio attento e preciso non è solo un cahier de doleances da brividi – tra i fiumi più in pericolo ci sono il Tigri, l’Indu, il Mississippi, il Danubio e il Fiume Giallo – ma anche uno strumento di analisi con annesse delle proposte per invertire una tendenza allarmante.
Nella città simbolo della ripubblicizzazione del servizio idirico, inizia oggi l’Università estiva europea per i movimenti sociali (ESU): a Parigi, presso l’Università Paris Diderot, dal 19 al 23 agosto 2014.
Il governo cileno ha annunciato nuovi investimenti per 125.000 milioni di dollari per dare nuova linfa all’industria mineraria. Dopo otto anni di vertenze legali (ben 35), ricorsi, marce ed occupazioni, minacce, delegittimazioni a mezzo stampa, è arrivata la grande vittoria di Patagonia sin represas. Ma sembra non ci sia pace per le migliaia di cittadini che stanno dedicando la vita per il sogno di una Patagonia integra.
Enel mostra di nuovo i muscoli contro la resistenza delle comunità colpite dal progetto della diga di El Quimbo nel Huila, in Colombia. Il 7 novembre decine di contadini sono stati allontanati con la forza dalle loro case dalle forze di sicurezza private di Emgesa (Endesa-Enel) e dai nuclei antisommossa dell’ESMAD. Mentre a Roma i movimenti si parlano per decidere nuove mobilitazioni dopo i “tumulti” di ottobre.