Migliaia di indigeni marciano in Colombia contro il modello energetico e per la redistribuzione delle terre. Yaku incontra oggi il CRIC.

il: 15 Ottobre 2013

Dopo la Marcia NO al Quimbo del 12 ottobre nella regione del Huila che ha visto la straordinaria partecipazione di centinaia di persone insieme a leaders contadini di Asoquimbo e di numerose comunità indigene, proseguono gli incontri della delegazione internazionale in Colombia.

Da ieri più di diecimila indigeni stanno marciano simultaneamente in almeno 7 dipartamenti colombiani partecipando alla Minga Indigena, Sociale e Popolare. La mobilitazione e’ promossa dall’Organizzazione indigena ONIC.  La delegazione italiana oggi in un incontro con il CRIC organizzazione indigena del Cauca. 

Dopo la grande marcia che ha attraversato i territori che la diga de El Quimbo  dovrebbe inondare, con lo sfollamento di migliaia di persone e la sparizione di interi villaggi, oltre che dell’economia e della memoria del territorio, la delegazione italiana di Yaku e Re: Common oggi incontrerà gli indigeni del CRIC, il coordinamento delle comunità indigene del Cauca. 

A seguire, andremo a visitare gli acquedotti comunitari del progetto Acqua Giustizia e Pace, che a Sucre, Inza, Tequendama, stanno dando la possibilità alle comunità locali di avere acqua potabile, e di poter gestire in maniera autonoma le risorse idriche, difendendole dalla privatizzazione e permettendo una gestione integrale del territorio.

Questa zona del Cauca ha sofferto di sfollamenti dovuti al paramilitarismo, e di numerosi fatti violenti. La difesa dell’acqua e della vita per queste comunità, significa costruire territori di pace.

La Minga Indigena, Sociale e Popolare movimento convocato dai Popoli Indigeni della Colombia per compiere il mandato delle autorità e delle organizzazioni che compongono l’Organizzazione Nazionale Indigena di Colombia e motivata dalla grave situazione che vivono i Popoli Nativi in tutto il territorio nazionale, intanto avanza in ogni parte del Paese.

Di seguito, il comunicato dell’ONIC

I popoli e le organizzazioni indigene ratificano la propria posizione secondo la quale il diritto alla protesta sociale costituisce una tradizione storica del Movimento Indigeno Colombiano, oltre a rivendicare i propri diritti come popoli.
Il movimento nazionale è cominciato in 19 dipartimenti del paese, settori dove si stima che circa 40.000 indigeni stiano marciando verso i centri popolati per portare avanti concentrazioni massive, rituali di armonizzazione ed assemblee permanenti, dove si analizzano e discutono i punti dell’agenda di negoziazione con il Governo Nazionale.
Dal venerdì scorso, fiumi di indigeni si stanno mobilitando su differenti vie e strade del paese, mentre in alcuni settori come il Valle del Cauca, si denuncia una presenza eccessiva della Forza Pubblica e costante sorveglianza aerea sui punti della concentrazione indigena.
L’Organizzazione Nazionale Indigena di Colombia lancia un appello alla comunità nazionale ed internazionale ed agli organismi difensori dei Diritti Umani, perché accompagnino la Minga Indigena, Sociale e Popolare e condannino qualsiasi atto di repressione contro i manifestanti.

I Popoli e le Organizzazioni Indigene rifiutano perentoriamente qualsiasi tentativo di infiltrazione, cooptazione e restrizione della Minga Nazionale da parte di agenti dello Stato e dei gruppi armati illegali.

Prevediamo che durante il secondo giorno della mobilitazione nazionale, la presenza delle masse indigene, contadine e dei settori sociali, si duplicheranno nei distinti punti di mobilitazione in tutto il territorio nazionale colombiano.

Finalmente per quanto riguarda la città di Bogotá, è stata convocata per martedì 15 ottobre, da parte della Coordinazione Nazionale delle Organizzazioni Sociali e Politiche che accompagnano la ONIC, una marcia che partirà dalla Piazzetta de Las Nieves (Carrera 7 con calle 20) e terminerà in Piazza Bolívar.

Per maggiori informazioni: Francesca Caprini Yaku 317 4517911

Sk: yakufran

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Más de 10 mil indígenas iniciaron este martes marchas simultáneas en por lo menos siete departamentos del país, para exigirle al gobierno mejores condiciones sociales, económicas, políticas y territoriales.

La movilización es promovida por la Organización Nacional Indígena de Colombia –ONIC- y se realiza en Bogotá, Cundinamarca, Valle, Risaralda, Nariño, Cauca, Vichada y Amazonas.

En el pliego de peticiones, las comunidades indígenas plantean mejor y mayor participación política, situación minero energética del país, mejor política de paz y derechos humanos, soluciones a la difícil situación territorial que atraviesan y soluciones a las pérdidas económicas que ha traído la firma de Tratados de Libre Comercio con otros países.

La ONIC indicó que también se sumarán a las marchas estudiantiles programadas para los próximos miércoles y jueves y al ‘cacerolazo’ nacional convocado para el 18 de octubre

En un comunicado la ONIC, en representación de 44 organizaciones indigenas del país, hizo las siguientes precisiones:

1 – Que a partir de hoy 12 de Octubre, día de resistencia de los pueblos indígenas, inicia la “MINGA INDÍGENA, SOCIAL Y POPULAR EN DEFENSA DE LA VIDA, EL TERRITORIO, LA AUTONOMÍA Y LA SOBERANÍA”. Esta determinación se toma en cumplimiento del Mandato de las Autoridades y las organizaciones que componen nuestra organización y ante la grave situación que viven nuestros Pueblos Indígenas.

2- Que el Movimiento Indígena acompaña una salida negociada al conflicto armado; por lo tanto solicitamos a las FARC y al Gobierno Nacional, a no suspender ni levantarse de la mesa hasta tanto no le hayan puesto fin al conflicto armado.

3 – Que la Minga Indígena, social y Popular es continuidad del proceso de movilización que importantes sectores populares (cafeteros, lecheros, estudiantes, paperos, paneleros, camioneros, arroceros, mineros artesanales, maestros, sindicatos, campesinos y campesinas, entre otros) han venido realizando en las semanas recientes.

3 – Que el derecho a la protesta social ha sido una tradición histórica del movimiento indígena colombiano y, un instrumento de reivindicación de nuestros Derechos como pueblos; pero también hemos enarbolado como bandera el respeto absoluto por las libertades del Pueblo Colombiano. Para nosotros, la VIDA ES SAGRADA.

4 – Rechazamos cualquier intento de infiltración, cooptación y constreñimiento de la Minga Indígena y Social por parte de los agentes del Estado y de grupos armados ilegales. Hemos dado instrucciones a nuestra guardia indígena que detenga a quienes pretendan deslegitimar nuestro derecho a la protesta social. Quienes sean
capturados en dichas acciones serán juzgados en el marco de la Jurisdicción Especial Indígena.

5 – Responsabilizamos al Gobierno Nacional ante cualquier hecho de atropello y violación de los derechos humanos de nuestras hermanas y hermanos que a lo largo del país estaremos realizando nuestra Minga en el marco de la civilidad y el respeto de las libertades ciudadanas.

ORGANIZACIÓN NACIONAL INDÍGENA DE COLOMBIA – ONIC
Organizaciones filiales: CRIC (Cauca), OIA (Antioquia), CRIDEC (Caldas), ORIVAC Y ACIVA, (Valle del Cauca), ASOREWA Y FEDEOREWA (CHOCÓ), CRIHU (HUILA), UNIPA, CAMAWARI Y ACIESNA (Nariño), CRIR (Risaralda), ORIQUIN (Quindío), UNUMA (Meta), ORIC (Casanare), ASCATIDAR (Arauca), CRIVI (Vichada), ASO’UWA (Boyacá y Norte de Santander, CRIT (Tolima), ASOPBARI (Norte de Santander), MUISCAS (Cundinamarca), OWYBT (Cesar y Magdalena), OIK, YUKPAS Y CHIMILAS (Cesar), MOKANAS (Atlántico), EMBERAS ALTO SAN JORGE, CABILDO MAYOR ZENU Y CAMAENKA (Córdoba y Sucre), YANAMA, MAYABANBLOMA, ACIWASUG, PAINSHWASI, WAYA WAYUU Y WAYU ALAULAYU (Guajira), CRIOMC (Caqueta), ACITAM, AZCAITA, ASOINTAM, AZICATH, OIMA, ATICOYA Y AIPEA (Amazonas).