Venerdì 9 marzo, presso il Centro per la Cooperazione internazionale di Trento, si è tenuto un incontro con Arnaldo Serna, direttore di Escuela para el Desarrollo, un centro di formazione che promuove lo sviluppo umano e il cambiamento sociale in Perù. All’incontro erano presenti i rappresentati del CCI, del Forum per la Pace e i Diritti Umani, di Peace Brigades International e di Yaku, tutte organizzazioni che fanno parte della Rete In difesa Di, una rete nazionale che conta più di 30 organizzazioni che sono attive su tematiche quali diritti umani, ambiente, solidarietà internazionale, pace e disarmo.
L’incontro ha avuto una duplice finalità: da una parte lo scambio di conoscenze su quanto si sta facendo in termini di protezione dei difensori dei diritti umani in Italia e in Perù; dall’altra costruire un ponte di lavoro e di contatto proprio per rafforzare il lavoro comune per la sicurezza di chi difende i diritti umani e ambientali.
La creazione di legami che attraversano l’oceano è tanto più utile se considerato il crescente attacco che i difensori e le difensore dei diritti umani stanno subendo in America Latina e nel mondo. Questo drammatico fenomeno richiede l’adozione urgente di politiche pubbliche, oltre che azioni della società civile, in grado di mettere in campo soluzioni concrete che aiutino le attiviste e gli attivisti minacciati. A questo proposito l’Europa ha in effetti sviluppato delle linee guide che tracciano delle possibili misure da adottare; linee guida raccolte dal Consiglio Provinciale di Trento che ha approvato a fine gennaio una mozione, un impegno importante per la protezione dei difensori dei diritti umani, in particolare pensando a progetti di ricollocazione temporanea per le donne difensore e i loro figli.
In occasione dell’incontro con Arnaldo Serna sono state scambiate informazioni preziose su come la Provincia Autonoma di Trento si sia mossa per contribuire a questo percorso. Inoltre è stata l’occasione per presentare la Rete in difesa di, il suo lavoro per la protezione dei difensori dei diritti umani, e i prossimi eventi sul tema, come l’arrivo di una delegazione di attiviste colombiane a Trento a metà maggio, protagoniste di un progetto di Interscambio, che darà loro spazio per narrare le esperienze di lotta e impegno civile.
In quest’ottica è stata sottolineata l’importanza non solo dell’informazione su questi temi, ma anche la formazione, attraverso percorsi di studi, seminari e incontri, per chi si voglia occupare di diritti umani e difensori dei diritti umani.
Arnaldo Serna fa parte di Profadel, una rete internazionale di istituzioni accademiche e di formazione che promuovono l’empowerment dei cittadini nelle politiche pubbliche e che offre servizi di formazione e consulenza nell’ambito dello sviluppo territoriale e decentrato. Il suo intervento all’incontro è stato estremamente utile per capire le minacce, le dinamiche e gli attori che vengono oggi coinvolti nella difesa dei diritti umani e ambientali in Perù. Le sue parole hanno evidenziato, al di là delle peculiarità del contesto peruviano, delle caratteristiche ricorrenti quando si parla di difensori dei diritti umani nel mondo: il ruolo fondamentale delle donne nelle comunità, l’espropriazione delle terre da parte delle imprese, lo stravolgimento delle economie locali, lo sfollamento, le violenze sistematiche e strumentali, i casi omicidio, l’inefficienza o addirittura la collusione delle forze armate pubbliche.
L’incontro ha dunque fatto emergere, in maniera ancora più evidente, la necessità di fare rete tra organizzazioni, per aumentare non solo la capacità di denuncia a livello internazionale, ma anche per costruire percorsi di protezioni comuni ed partecipati.