La Relatrice delle Nazioni Unite per la Palestina in visita a Bogotà per la Conferenza Internazionale su Gaza. Il presidente Petro ha annunciato la conferenza al quotidiano britannico The Guardian, al fine di cercare misure concrete per fermare il genocidio in Palestina. 09 luglio 2025. Fonte: RTVC Noticias
La Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, ha confermato che si recherà a Bogotà il 15 luglio per partecipare alla conferenza di emergenza su Gaza, convocata dal presidente Gustavo Petro e organizzata in collaborazione con il governo sudafricano.
“È un onore per me recarmi a Bogotà a sostegno del Gruppo dell’Aia1 e della sua ricerca di giustizia e pace – basata su diritti e libertà – che un numero crescente di Paesi sta finalmente abbracciando dopo decenni di vuota retorica politica”, ha dichiarato Francesca Albanese sul suo account X ufficiale.
La conferenza si terrà nella capitale colombiana e mira a riunire i rappresentanti dei governi, delle organizzazioni internazionali e dei difensori dei diritti umani per definire azioni concrete di fronte al genocidio in Palestina. L’iniziativa risponde all’appello del Presidente Petro di passare dalla condanna all’azione internazionale coordinata.
“I governi come il mio hanno il dovere di opporsi a Israele. Troppi hanno fallito”: il Presidente Petro in una colonna del Guardian sul genocidio palestinese.
L’annuncio della visita di Albanese arriva un giorno dopo la pubblicazione di un articolo del presidente Petro sul quotidiano britannico The Guardian, in cui denuncia il genocidio perpetrato dal governo israeliano a Gaza e critica l’inazione della comunità internazionale.
“Negli ultimi 600 giorni, il mondo ha visto come il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, ha condotto una campagna di devastazione nella Striscia di Gaza contro il popolo palestinese”, ha dichiarato il presidente.
Il capo di Stato ha ricordato che nel settembre 2024 la Colombia ha votato a favore di una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che impone obblighi concreti agli Stati firmatari, tra cui sanzioni, indagini e la cessazione delle relazioni commerciali con chi viola il diritto internazionale.
Traduzione di Christian De Gasperi
1 Il “Gruppo dell’Aia” è un’alleanza di stati del sud globale formata il 31 gennaio 2025, con lo scopo di difendere il diritto internazionale e sostenere le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) e della Corte Penale Internazionale (ICC) relative al conflitto israelo-palestinese. Il gruppo mira a contrastare le azioni coordinate degli stati occidentali a sostegno di Israele, impegnandosi a far rispettare le sentenze dell’ICJ e le ordinanze della ICC, oltre a prevenire la fornitura di armi a Israele e il blocco di navi che potrebbero trasportare armi o carburante verso il paese.
In dettaglio, il Gruppo dell’Aia:
Difende il diritto internazionale:
Si propone di far rispettare le decisioni dell’ICJ e della ICC, sottolineando l’importanza di difendere il diritto internazionale e prevenire l’impunità.
Sostiene il popolo palestinese:
Il gruppo si impegna a sostenere il popolo palestinese e a contrastare le azioni che potrebbero violare il diritto internazionale.
Interrompe la catena di approvvigionamento di armi:
Si propone di coordinare azioni per interrompere la catena di approvvigionamento di armi a Israele, identificando e bloccando le navi che trasportano armi o carburante verso il paese.
Evita la fornitura di armi:
Il gruppo mira a prevenire la fornitura di armi a Israele quando c’è il rischio di violazione del diritto internazionale.
Il Gruppo dell’Aia si considera un’alleanza di stati che agiscono insieme per rafforzare il diritto internazionale e promuovere la giustizia a livello globale, non come un gruppo che cerca la punizione di Israele, ma per far rispettare le sentenze delle corti internazionali
Il “Gruppo dell’Aia” è un’alleanza di stati del sud globale formata il 31 gennaio 2025, con lo scopo di difendere il diritto internazionale e sostenere le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) e della Corte Penale Internazionale (ICC) relative al conflitto israelo-palestinese. Il gruppo mira a contrastare le azioni coordinate degli stati occidentali a sostegno di Israele, impegnandosi a far rispettare le sentenze dell’ICJ e le ordinanze della ICC, oltre a prevenire la fornitura di armi a Israele e il blocco di navi che potrebbero trasportare armi o carburante verso il paese.

