Il presente progetto vuole contribuire alla lotta globale contro i cambiamenti climatici a partire dal sostegno alla donne del Popolo indigeno colombiano U’wa. Un percorso di microimpresa femminile dalla produzione di terrecotte artigianali fino alla loro commercializzazione sia a livello locale che internazionale attraverso anche una campagna di sensibilizzazione per la difesa degli ecosistemi e dell’equilibrio del Pianeta.
Il progetto prevede la realizzazione di 8 forni per la cottura delle terrecotte tradizionali U’wa;
8 corsi di formazione per migliorare la produzione artigianale e per elaborare una strategia di distribuzione e vendita dei prodotti realizzati;
I beneficiari diretti sono 70 donne delle 7 comunità coinvolte nel presente progetto; I beneficiari indiretti: sono 7000 persone delle comunità di Bachira, Bocota, Rotarbaria, Barrosa, Tegria, Cobaria, Rinconada di cui il 60% donne e il 40% tra gli 0 -16 anni. La comunità nazionale e internazionale beneficiata dagli effetti dalla campagna comunicativa realizzata con il presente progetto in difesa dell’ambiente e degli ecosistemi in cui viviamo.
Obbiettivo Generale
Contribuire alla lotta globale contro i cambaimentnti climatici a partire dal sostegno alla donne del Popolo indigeno colombiano U’wa come difensore della cutura ancestrale, delle acque e della Madre Terra. Un percorso di microimpresa femminile, dalla produzione di terrecotte artigianali fino alla loro commercializzazione sia a livello locale che internazionale attraverso anche una campagna di sensibilizzazione per la difesa degli ecosistemi e dell’equilibrio del Pianeta.
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Il quadro di riferimento è il difficile e violento contesto colombiano. Il fallimento del processo di pace ha causato dal 2016 un inasprimento del conflitto tra gli attori armati (paramilitari, esercito, guerriglieri, narcotrafficanti) per il controllo territoriale e l’accaparramento delle risorse legate al narcotraffico e alle varie forme di estrattivismo. Una nuova ondata di assassinii e violazioni dei diritti umani hanno colpito le popolazioni indigene. Gli U’wa in un contesto così difficile continuano nei secoli a mantenere integro il loro territorio e il ghiacciaio sacro del Cocuy difendendolo dalla trivelle delle multinazionali del petrolio e dallo sfruttamento turistico dissennato. Abitano nelle pendici orientali della Sierra Nevada del Cocuy ad una altitudine compresa tra i 200 e i 2000 metri sopra al livello del mare. Gli U’wa in totale sono circa 8000 suddivisi in 17 comunità divise per tre dipartimenti (Boyacà, Santader, Nord di Santander). Dal margine sinistro del fiume Margua e dalla parte della Sierra Nevada del Cocuy, si estende il dipartimento di Boyacà, luogo nel quale si concentra la maggior parte della popolazione e in particolare le famiglie Bachira, Bocota, Rotarbaria, Barrosa, Tegria, Cobaria, Rinconada a cui corrispondono le 7 comunità coinvolte (7000 persone)
di cui il 60% donne e il 40% tra gli 0 -16 anni) e che rientrano sotto la gestione amministrativa del Municipio di Cubarà, partner istituzionale del presente progetto. Secondo la loro cosmogonia, gli U’wa sono i Guardiani della Terra. Le donne U’wa sono elemento propulsivo della comunità. Loro compito ancestrale oltre a quello di mantenere integro i loro territorio è anche quello di comunicare alla comunità internazionale i rischi connessi alla sfruttamento della terra e ai cambiamenti climatici di cui sono effetto. Cambiamenti climatici che mettono a rischio la sopravvivenza del ghiacciaio del Cocuy come di ogni ghiacciaio madre delle acque.
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Yaku da anni sostiene il popolo U’wa con piccoli progetti di cooperazione: una sartoria, una farmacia, seminari ed incontri fra donne di comunità. Aura Cristancho è da tempo un’ avvocatessa indigena U’wa impegnata per il riconoscimento dei diritti del proprio popolo. Dal 2019 è anche la prima indigena U’wa ad essere stata eletta Sindaca del Municipio di Cubarà. Malgrado questo la discriminazioni, il machismo e le violenze contro le donne sono ancora forti all’interno della comunità, anche se le donne rappresentano indubbiamente un forza trainante fondamentale per la sopravvivenza stessa di questo popolo e di ciò che rappresenta per l’intera umanità. Con il presente progetto le donne U’wa saranno sostenute attraverso la costituzione di microimprese commerciali di terrecotte artigianali. Saranno costruiti o migliorati 8 forni artigianali. Verrà elaborato un piano produttivo, aumentando varietà, qualità e distribuzione delle terrecotte, nel rispetto dei valori e dei principi ancestrali U’wa. Attualmente le terrecotte sono utilizzate solo per uso locale. Per il loro alto valore simbolico, la bellezza dei prodotti, e la campagna comunicativa che sarà realizzata, il Popolo U’wa potrebbe generare profitti dalla vendita di terrecotte che sarebbero gestiti dal Municipio di Cubarà per acquistare medicine, prodotti di base, sostenere la difesa del territorio, e ampliare il messaggio del Popolo U’wa in altri Paesi. Cubarà si trova in un luogo strategico a cavallo di tre dipartimenti e quindi particolarmente idoneo a livello logistico/commerciale. In Italia, a Roma, è previsto un punto di vendita e distribuzione presso lo spazio di quartiere al Pigneto “VIVERO”. Altro punto di distribuzione sarà in Provincia di Trento, presso la sede di Yaku. I profitti derivati dalla vendita andranno direttamente al Popolo U’wa.
BENEFICIARI DIRETTI E INDIRETTI
Beneficiari diretti:
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70 donne delle 7 comunità coinvolte nel presente progetto.
Beneficiari indiretti:
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7000 persone delle comunità di Bachira, Bocota, Rotarbaria, Barrosa, Tegria, Cobaria, Rinconada di cui il 60% donne e il 40% tra gli 0 -16 anni.
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La comunità nazionale e internazionale raggiunta dalla campagna comunicativa realizzata con il presente progetto in difesa della Sacra Madre Terra.